La finalità del provvedimento è disciplinare le modalità di intervento che l’ANAC è chiamata a porre in essere in caso di revoca o di applicazione di misure discriminatorie nei confronti del RPCT, nonché definire il procedimento che l’Autorità deve seguire in tali casi.
Il Regolamento stabilisce quindi che le amministrazioni comunichino all’ANAC i provvedimenti di revoca o le misure discriminatorie sia dirette che indirette, al fine di consentire a quest’ultima di formulare la richiesta di riesame, entro il termine di trenta giorni dall’acquisizione del provvedimento da parte dell'Autorità.
Qualora la stessa ravvisi l’esistenza di una correlazione tra le misure adottate dall’Amministrazione e le attività svolte dal Responsabile in materia di prevenzione della corruzione, sottopone al Consiglio dell’A.N.AC. una proposta motivata di riesame alla P.A. competente. Quest’ultima deve pronunciarsi in merito ed informarne l’Autorità Anticorruzione che ne prende atto, eventualmente ribadendo le proprie motivazioni circa la rilevata connessione tra le misure adottate dall’Amministrazione e l’attività del RPCT.