Intervenendo dopo l’apertura dei lavori del Convegno che è stata affidata a Massimo Sessa, Presidente del CSLLPP, il Presidente del CNAPPC, Massimo Crusi, ha sottolineato come vada cercato un punto di equilibrio tra quelle che sono due espressioni fondamentali: la tutela e la sicurezza. “L’una e l’altra - ha sottolineato - devono avere la possibilità di “consegnarci la storia”. Di questo si tratta, di monumenti e di edifici che rappresentano non solo un valore storico, ma che esprimono anche quelli identitari e sociali. Serve avere, allora, quella capacità di sapersi approcciare in modo complesso sia che si affronti il tema della conservazione sia quello della sicurezza, senza che l’uno prevalga sull’altro”.
Entrando nel merito dei temi del convegno “Tutela e sicurezza del costruito storico: quadro normativo e prospettive” Anna Buzzacchi, Responsabile del Dipartimento Patrimonio culturale, ambiente e sostenibilità, ha rimarcato “conservare vuol dire mantenere il complesso dei segni e i segni sono suscettibili di interpretazione e giudizio, ma nessun valore storico, costruttivo, formale e materiale deve essere privilegiato. Ciò comporta un quadro conoscitivo ed un lavoro interdisciplinari con duplice fine: durata della materia e permanenza dei segni. La riparazione del danno è sicuramente prioritaria, ma non autonoma dall’intero contesto dell’opera oggetto di tutela”.
“È necessario un approccio tecnico ed umanistico. Credo debba appartenere ad un dibattito superato il pericolo di un’anacronistica competizione di un’eterogeneità di approcci ed una confusione di linguaggi: la complessità del restauro esprime un modo di pensare l’architettura e richiede un coordinamento di progettazione e direzione lavori che trovi una sintesi tra l’attualità delle tecniche innovative e l’attualità delle tradizioni costruttive ed estetiche”.
Il Consigliere Buzzacchi si è soffermata anche sulla necessità di un maggior sviluppo della cultura della prevenzione. “Va sviluppata - ha detto - la cultura della prevenzione intesa sia come capacità informativa per la conoscenza dell’effettivo stato di conservazione del bene nel suo complesso e nel rapporto del manufatto con il territorio, sia come capacità operativa per la riduzione del possibile impatto negativo.
Il Convegno, che si è tenuto lo scorso 4 giugno nella prestigiosa sede del Parlamentino del CSLLP, è stato organizzato dal CNAPPC, dal CNI e dall’Associazione tecnologi per l’edilizia.