Proseguire sul focus di ricerca della precedente edizione, Attivare comunità educanti: nuove generazioni, partecipazione, città, per mettere a sistema, creare e/o rafforzare la rete tra scuola-città-territorio, mantenendo al contempo come principi fondanti il ruolo di soggetto protagonista le nuove generazioni e come strategia consolidata e imprescindibile la partecipazione: è quanto si propone il settimo anno di Abitare il Paese – La cultura della domanda (A.S. 2024/2025). Questa nuova edizione sarà presentata il prossimo 28 novembre a Roma, all’Università Roma Tre, ex Mattatoio.
Il progetto nasce da una alleanza tra Architettura e Pedagogia. Alla base del progetto, avviato dal CNAPPC in collaborazione con la Fondazione Reggio Children a partire dall’A.S. 2018/2019, c’è l’esigenza di generare una nuova domanda di architettura, attraverso un’azione di co-progettazione territoriale che ha la sua origine nella scuola, propulsore di rigenerazione urbana.
È un progetto di ricerca, ancorato allo scenario internazionale tramite l’Agenda ONU 2030, e che si sviluppa e viene attuato sui territori grazie alla rete capillare dei 105 Ordini APPC Italiani i quali, attraverso i referenti e i tutor, svolgono un ruolo determinate per la realizzazione e lo sviluppo del progetto a livello locale e la cornice di riferimento nazionale. Le singole esperienze territoriali diventano parte di un progetto unitario.
Fulcro della prospettiva di Abitare il Paese è porre le giovani generazioni al centro di un progetto di città del futuro, per promuovere la loro capacità di porsi domande sul senso dell’abitare i territori in una scuola che costruisce cultura e promuove competenze all’interno della più ampia comunità educante.
Nel corso degli anni il Progetto ha generato un effetto moltiplicatore, innescando processi partecipativi di rigenerazione urbana e sociale alle diverse scale di intervento, dall’aula scolastica agli spazi esterni delle Scuole, alla scuola “oltre la scuola”. Ha visto impegnati negli anni oltre 60 Ordini d’Italia, circa 200 tutor e referenti architetti e oltre 5.000 bambini/e e ragazzi/e delle Scuole italiane di diverso Ordine e Grado.
Il Progetto, grazie ai temi trattati e alla strategia adottata, si è inserito nel fare delle scuole, con una abilità sorprendente nel collegare tematiche e discipline diverse, diventando una risorsa per l’ampliamento dell’offerta formativa delle scuole di ogni ordine e grado, attraverso l’inserimento nelle programmazioni annuali e nei Percorsi per le Competenze trasversali per l’Orientamento, nelle Scuole secondarie di secondo grado.
Il XXI secolo è definito “il secolo delle Città”. La qualità delle trasformazioni urbane dipende dalla capa- cità delle “comunità” di costruire la propria visione di futuro.
La progettualità di Abitare il Paese si inserire proprio alla base di questo processo, promuovendo la cultura della partecipazione e la conoscenza dei codici della qualità dello spazio partendo dai giovanissimi, grazie a una forte alleanza con la Scuola, primo presidio di cittadinanza.
Attivare la conoscenza dello spazio in cui viviamo, naturale e antropizzato, può incoraggiare il senso di identità, di responsabilità e di interazione dell’intera comunità, rispondendo così alla Raccomandazione del Consiglio europeo del 22 maggio 2018 e favorendo il raggiungimento di uno dei pilastri della nuova Educazione Civica, reintrodotta nelle scuole con la Legge 92 del 2019 “Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio”.
Durante il Convegno, al fine di valorizzare i concreti risultati già verificati in alcuni territori, che grazie ai programmi iniziati con “Abitare il Paese” hanno effettivamente avviato attività di partecipazione sul territorio, a partire dalla Scuola come generatrice di rigenerazione urbana, integrando i risultati ottenuti con le scuole nella programmazione amministrativa degli Enti e delle Istituzioni locali, sarà presentata la mostra espositiva dei progetti territoriali svolti durante la sesta edizione A.S. 2023/2024.
Sarà infine presentata una prima stesura del Manifesto per Abitare il Paese, sintesi dell’incontro tra cultura paragogica e cultura architettonica, che hanno trovato in AIP un terreno comune e fertile per dialogare, progettare e trasformare situazioni esistenti in situazioni desiderate e desiderabili, e che hanno generato nel tempo una dilatazione dei confini della scuola e una visione di città come luogo di luoghi di apprendimento, crescita, gioco, benessere.
Un approfondimento - quello in programma il 28 Novembre 2024 – con la partecipazione dei protagonisti del progetto, studenti, insegnanti, tutor architetti, oltre i rappresentanti di CNAPPC e Fondazione Reggio Children e a cui prenderanno parte esperti e rappresentanti delle istituzioni - per fare il punto sulle scuole come presidio sociale e culturale nelle nostre città e che devono divenire centrali nella vita di una comunità in modo da potenziare sempre più il loro essere luoghi di aggregazione e di crescita culturale e civile.
Lilia Cannarella
Responsabile del Dipartimento Partecipazione, inclusione sociale e sussidiarietà