Continua la forte contrazione del settore edile nell'eurozona. Secondo l'indice Pmi di dicembre, gli ordini nuovi hanno subito una significativa diminuzione, con ripercussioni evidenti sull'attività complessiva del settore. Un rallentamento che ha portato a una contrazione più marcata dell'occupazione e degli acquisti, con i tre principali segmenti monitorati – edilizia residenziale, edilizia non residenziale e ingegneria civile – che hanno risentito di una riduzione dell'attività.
Notevole calo dell'attività in Germania e in Francia, con quest'ultima che ha registrato la contrazione più forte da aprile. Per l’Italia si registra, invece, un'inversione di tendenza che ha visto un primo incremento dell'attività da marzo. A fine 2024, il settore edilizio italiano ha visto una ripresa, segnando una crescita sia nell'attività che nei nuovi ordini. Tuttavia, nonostante questo miglioramento, la fiducia nel futuro del settore è rimasta cauta, con il grado di ottimismo che è diminuito rispetto a novembre. L’indice Pmi del settore edilizio italiano, che misura le variazioni mensili dell'attività, è però aumentato da 48,5 a novembre a 51,2 a dicembre, tornando sopra la soglia critica di 50,0 per la prima volta in nove mesi. Ciò ha segnato la fine della contrazione, con l'industria edilizia italiana che ha chiuso l'anno in espansione.