Opere incompiute, ritardi nei lavori pubblici, disinteresse e mancanza di verifiche delle amministrazioni sull'andamento degli appalti affidati, nomine dubbie nella sanità, porte girevoli tra incarichi pubblici e privati contigui, interventi per il dissesto idrogeologico bloccati o rallentati, impianti per lo smaltimento dei rifiuti condotti fuori dal rispetto della normativa. Su queste criticità si concentrerà l'attività di vigilanza dell'Autorità Anticorruzione, come da direttiva programmatica approvata.

 "Abbiamo voluto concentrarci in modo particolare sulle opere bloccate o in ritardo, così da far accelerare la realizzazione di quei lavori di cui si ha particolare bisogno, evitando sprechi inutili di denaro pubblico", spiega il presidente di Anac Giuseppe Busìa. "Inoltre, abbiamo voluto puntare l'attenzione sul lavoro delle stazioni appaltanti, verificando specialmente i casi in cui le amministrazioni, dopo aver aggiudicato la gara, tralasciano di controllare adeguatamente l'esecuzione, trovandosi conseguentemente con ritardi dei lavori, insoddisfazione dei cittadini, mancanza di risultati concreti del loro operato per gli enti stessi. In tal modo, l'attività di vigilanza non serve solo ad evidenziare mancanze, che purtroppo ci sono, ma aiuta a correggerle, a ridurre i tempi di realizzazione delle opere e a garantire che le risorse pubbliche siano utilizzate al meglio".

Nella lunga e dettagliata lista di ambiti di intervento soprattutto sul fronte delle "opere bloccate e/o gravemente rallentate", ci sono le dighe e le opere idrauliche in fase di stallo sulle quali l'authority accentuerà l'ispezione, così come gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti, l'edilizia residenziale pubblica e più in generale è tutto il ciclo dell'appalto.

Sotto stretta osservazione il rispetto delle soglie, ma anche gli "affidamenti effettuati mediante ricorso all'istituto della somma urgenza" e la "generalizzata difficoltà di gestione degli appalti nella fase esecutiva, soprattutto con riferimento alle grandi opere, con il venire in rilievo di ritardi ed anomalo andamento degli appalti, con conseguente insorgenza di contenziosi con l'appaltatore". Sotto esame anche il Pnrr con i suoi contratti di esecuzione soprattutto sul fronte delle frodi. Infine, guardia alzata anche per i contratti di servizi e forniture con particolare attenzione alla ristorazione, pulizia e sanificazione, facility management degli immobili, guardiania e vigilanza armata, trasporto scolastico e servizi sociosanitari di assistenza alla persona. Qui, avverte l'Autorità, "si è spesso riscontrata una carenza di controlli, da parte delle stazioni appaltanti, sulla corretta esecuzione, da parte dell'appaltatore, delle obbligazioni assunte nel contratto di appalto". 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì, 16 Aprile 2025

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