Il complicato rapporto tra città e ambiente, quello non meno complesso tra centro e periferie e le ripercussioni che i grandi cambiamenti sociali del nostro tempo hanno sulle comunità urbane: sono questi i temi principali di “Big November 5 – Spazio e Società”, l’ormai consolidata rassegna autunnale organizzata dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti che, ogni anno, riunisce a Genova protagonisti della scena architettonica internazionale, storici, critici e artisti di primo piano nel panorama culturale italiano.
Saranno 24, nel complesso, gli appuntamenti in programma dal 28 ottobre al 3 dicembre, tutti a ingresso libero e rivolti ad un pubblico ampio, per allargare il dibattito sull’architettura al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori: molteplici e diversi gli spazi, pubblici e privati, che ospiteranno conferenze, proiezioni di film, mostre, presentazioni di libri, convegni e walking lectures, vale a dire conferenze itineranti alla scoperta della città contemporanea.
Si inizia lunedì 28 ottobre con la proiezione al Cinema Ariston de “Il potere dell’archivio”, documentario di Fulvio Irace e Francesca Molteni dedicato a una delle più grandi, ricchezze della città di genova: l’Archivio del Renzo Piano Building Workshop a Voltri, dove sono raccolti modelli e disegni di opere realizzate in tutto il mondo. L’evento è realizzato in collaborazione con il Festival della Scienza e la Fondazione Renzo Piano.
In programma la conferenza “Architettura e comunità: idee e progetti per un approccio urbano integrato” tenuta da Stefano Boeri che, con il “Bosco Verticale”, ha saputo realizzare a Milano il primo prototipo di edificio residenziale sostenibile e che, presto, porterà la sua visione dell’architettura anche a Genova: come noto, infatti, proprio il suo “Cerchio Rosso” è risultato vincitore del concorso internazionale di progettazione per la realizzazione del parco urbano destinato a sorgere sotto al nuovo viadotto autostradale della Valpolcevera.
Ad intervenire anche Mario Cucinella oggi uno degli architetti italiani più conosciuti nel mondo, La sua ricerca persegue una mediazione tra l’uso della tecnologia e una relazione intelligente con il clima.Il terzo grande nome protagonista alla Sala del Maggior Consiglio sarà, martedì 3 dicembre, Raul Pantaleo dello studio TAMassociati, che negli anni ha scandagliato l’architettura intesa come impegno civile e servizio alla collettività. Tra i volti nuovi del panorama italiano c’è invece il collettivo romano orizzontale, che si occupa trasversalmente di architettura, urbanistica e arte pubblica e nel 2018 si è aggiudicato il premio “Giovane Talento dell’Architettura Italiana”.“L’architettura come servizio”, capace cioè di rispondere alle diverse esigenze di una comunità, sarà l’approccio esposto il 29 novembre a Palazzo Reale da Giovanni Multari,
Una citazione a parte merita infine Giancarlo De Carlo, tra i massimi protagonisti dell’architettura del ‘900, che la Fondazione ha voluto ricordare nel centenario della nascita: “Spazio e Società”, titolo scelto per questa quinta edizione di Big November, è infatti un omaggio all’omonima rivista fondata nel 1978 e diretta fino al 2001 dal grande architetto. A De Carlo sono dedicate due mostre