Con la premiazione dei concorsi; la presentazione dei report degli esiti dei laboratori dedicati a: verde pubblico, arte pubblica e mobilità sostenibile e l’aggiornamento della Carta dello spazio pubblico si è chiuda sabato primo giugno la quinta edizione della Biennale dello spazio pubblico.

Un appuntamento promosso dal Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC); dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), assieme alla sua sezione regionale del Lazio; dal Dipartimento di Architettura di Roma Tre; dalla sezione regionale del Lazio dell’Istituto Nazionale di Architettura (IN/ARCH); dall’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio (AIAPP); dall’Associazione Italiana per l’Ingegneria del Traffico e dei Trasporti (AIIT) e dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB), con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma e il sostegno della Regione Lazio. Confermata, come negli anni scorsi, anche la collaborazione di UN – Habitat, il Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani.

Durante l’evento conclusivo – che si è svolto a Roma da giovedì 30 maggio a sabato primo giugno presso il dipartimento di Architettura di Roma Tre (ex Mattatoio) – è stato premiato il progetto “Instabile alla Portazza di tutti” (in corso di realizzazione a Bologna e presentato da Kiez Agency e dall’associazione Pro.muovo) con il premio “Chiara Zevi”, intitolato “Per una rigenerazione partecipata dello spazio pubblico”. Il concorso, promosso dalla Fondazione Bruno Zevi e dall’Associazione Interazioni Urbane, premia progetti di rigenerazione urbana con particolare attenzione a quelli che hanno valorizzato la partecipazione delle comunità locali.

Il cortometraggio “Cold Dissent” di Thaer Abd El-Ghani ha vinto, invece, il concorso per video “Tutta mia la città” per “l’originale rappresentazione dello spazio urbano – si legge nelle motivazioni della giuria presieduta da Roberto Petrocchi – come luogo di lotta e rivendicazione, irrinunziabile esigenza di democrazia, con immagini di forte valenza espressiva”. Nel corso della cerimonia di premiazione Thaer Abd El-Ghani,  ha fatto pervenire un messaggio per spiegare che: “Il film si propone di enfatizzare il conflitto in corso in Egitto e vuole sottolineare quanto attraverso lo spazio pubblico si possa fornire ai cittadini l’opportunità di risolvere con le relazioni sociali la maggior parte dei conflitti”.

I progetti “Agorà”, “Arzigogoli: frammenti di linguaggio” e “Sprecato è qualsiasi spazio in cui non ci sia dell’arte” sono invece i vincitori del concorso realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma (in particolare i professori Rocco Converti ed Enrico Pusceddu) con l’obiettivo di selezionare una proposta progettuale per la riqualificazione dello spazio dell’Accademia di Belle Arti di Roma (il concorso era aperto a tutti gli studenti dell’istituzione) che si trova all’interno dell’ex Mattatoio, in rapporto a fruizione, interazione, funzionalità, vivibilità e aspetto estetico del sito specifico.

A chiusura della tre giorni romana è stata presentata la versione 2019 della Carta dello spazio pubblico, a cura di Marichela Sepe e Pietro Garau, che esprime l’appoggio della Biennale all’organizzazione di eventi analoghi nel resto del mondo e alla costituzione di centri regionali di ricerca e formazione sullo spazio pubblico.

Tracciate, anche, le linee e gli intendimenti per l’organizzazione del percorso futuro della Biennale dello spazio pubblico per rafforzare da un lato il livello locale promuovendo nei diversi territori italiani iniziative tra un evento biennale e l’altro, e nello stesso tempo potenziare la rete delle collaborazioni con realtà analoghe che si sono sviluppate e si stanno sviluppando all’estero. Tra le città coinvolte Bogotà (ad agosto vi si terrà la prima Biennale colombiana) e Johannesburg, che ha manifestato l’intenzione di promuovere un evento analogo.

 

Comunicati Stampa

BSP: prorogato al 15 marzo il termine per partecipare

E’ stato prorogato fino al 15 marzo (dal 30 marzo verranno comunicati gli esiti delle candidature) il termine per partecipare alla quinta edizione della Biennale dello Spazio Pubblico, il cui evento conclusivo si svolgerà il 30 – 31 maggio e 1° giugno prossimi nelle aule del Dipartimento di Architettura di Roma Tre (ex Mattatoio).Sul sito web della Biennale

http://www.biennalespaziopubblico.it/come-partecipare-alla-biennale-dello-spazio-pubblico-2019/

è online il modulo per partecipare all’evento promosso dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) assieme alla sua sezione regionale del Lazio, dal Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), dal Dipartimento di Architettura di Roma Tre, dalla sezione regionale del Lazio dell’Istituto Nazionale di Architettura (IN/ARCH), dall’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio (AIAPP) e dall’Associazione Italiana per l’Ingegneria del Traffico e dei Trasporti (AIIT).

Possono partecipare tutti coloro (enti locali, associazioni, centri di ricerca, citymakers, esperti, ecc.) che hanno in programma entro il 29 maggio iniziative coerenti con i temi della Biennale: verde pubblico, mobilità sostenibile, arte pubblica.

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sull’evento sono disponibili sul sito web www.biennalespaziopubblico.it

Roma, 1 marzo 2019. 

 

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