La riqualificazione e la restituzione all'uso delle caserme dismesse, e in generale del patrimonio militare ceduto agli enti locali, può essere una parte importante della politica del RI.U.SO. che da alcuni anni è promossa dal CNAPPC come centrale per rilanciare l'attività professionale. Questo patrimonio immobiliare è presente soprattutto in alcune regioni italiane di confine, ma è diffuso in tutta Italia e, anche se ancora non precisamente quantificato, ammonta a parecchi milioni di metri quadri.
Per affrontare in modo comprensivo il tema il CNAPPC sostiene l'iniziativa di un Convegno nazionale, articolato in più momenti, formulato e promosso dagli Ordini degli Architetti PPC di Piacenza e di Udine insieme alla Federazione del Friuli Venezia Giulia e alla Fondazione degli Architetti di Parma e Piacenza. Il primo appuntamento si svolgerà il 15 dicembre a Piacenza inserire il luogo con un incontro sul tema “Aree militari, quale futuro? Valore aggiunto o negatività per i territori?”: una giornata di studio, confronto e verifica dello stato del patrimonio immobiliare di proprietà militare e demaniale e per individuare possibili strategie future. Oltre agli Ordini friulani parteciperanno anche gli Ordini di Aosta e Bergamo, amministratori locali, enti, Sgr.
L'obiettivo a breve termine è coinvolgere gli ordini provinciali che dimostrano interesse per il tema e che vogliono presentare la situazione sul loro territorio: iniziative già condotte, studi metodologici, interventi, e politiche pubbliche. Ma anche fare un passo avanti nella riflessione rispetto ai tentativi locali di descrizione del fenomeno e alla collezione dei diversi casi di intervento.
L'iniziativa si propone di indagare il ruolo e la figura del professionista architetto nel complesso processo di riqualificazione, la possibilità di portare la nostra figura al centro del progetto di riuso con la conseguente necessità di riconsiderare il nostro sapere di architetti, gli elementi comuni dei diversi processi di riqualificazione, la diffusione del valore aggiunto del progetto di architettura per la rivalutazione immobiliare.
La riflessione che ci si attende dal convegno dovrà mettere a fuoco le potenzialità di attivare il mercato e di utilizzare le aree militari come potenziale “volume” di pensiero della nuova città che vogliamo. Solo attraverso una più ampia visione di quale città vorremmo si può pensare all’utilizzo dei vuoti urbani di cui le aree militari fanno parte.
Dopo l’appuntamento di Piacenza è già previsto un secondo momento del Convegno Nazionale, che si svolgerà a Palmanova la prossima primavera.