Il Sole 24Ore
12 marzo 2015
Paola Dezza

 

 

Il ritorno degli investitori esteri, che oggi pesano per il 77% del mercato, la grande liquidità in circolazione in cerca di impieghi interessanti e un mattone, quello italiano, che offre ancora buoni rendimenti. Temi che sono stati ampiamenti discussi. E ora cosa riserva il futuro? Adesso bisogna fare da un lato un salto di qualità e allinearci con il resto dell’Europa e ripartire sul fronte delle riqualificazioni e degli sviluppi.

«Tre sono i fenomeni che hanno consentito al mattone tra il 2013 e il 2014 di riprendersi: un Governo credibile e più stabile dei precedenti, la liquidità in circolo, soprattutto in arrivo dagli Stati Uniti e risultato delle politiche monetarie di quel Paese - spiega Paolo Bellacosa, direttore capital markets di Cbre in Italia - e la revisione dei valori». Il pricing è un tema fondamentale. 

«Si vede in giro un tasso di mortalità delle transazioni ancora elevato per via delle quotazioni non allineate alle attese del mercato - dice l’intervistato -. Perchè in fase di definizione dell’operazione c’è una chiusura da parte del venditore dovuta alle valutazioni di libro elevate rispetto alle attese di oggi del mercato e dei compratori. Questo vale per le banche, per le Sgr e per le poche società quotate rimaste. Auspico che nei prossimi trimestri ci sia una maggiore consapevolezza da parte dei venditori che il pricing è l’elemento più importante di una transazione». 

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