“Nuovo Codice dei Contratti – Quale possibile Futuro?” è il tema, di stretta attualità, che sarà affrontato nell’ambito della Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti PPC in programma il prossimo 10 marzo.
Con questa iniziativa il CNAPPC intende offrire un’occasione di confronto e di approfondimento su alcune novità introdotte dal Nuovo Codice degli Appalti connesse alla programmazione e alla pianificazione futura delle Opere pubbliche nel nostro Paese e sulle criticità rilevate anche alla luce degli adempimenti e degli impegni connessi alla realizzazione del PNRR.
Le principali problematiche emerse in merito alla centralità del progetto nell’esecuzione delle Opere pubbliche riguardano:
- il significativo ridimensionamento operato sui concorsi di progettazione che determina di fatto la chiusura del mercato dei lavori pubblici a strutture professionali medio-piccole, eliminando quelle regole che premiavano il talento dei progettisti
- la possibilità di affidamento della prestazione d’opera intellettuale a titolo gratuito in casi eccezionali senza che questi ultimi siano definiti
- il ricorso, di fatto generalizzato, all’appalto integrato che mina la centralità del progetto nei processi di trasformazione del territorio
- il mancato richiamo ad una specifica norma di legge per il calcolo dell’importo a base di gara negli affidamenti dei Servizi di architettura e ingegneria.
Tutti questi elementi saranno oggetto di confronto e di dibattito per l’individuazione di prospettive future anche alla luce delle proposte elaborate dal CNAPPC con la RPT e già inoltrate al Governo.
Tiziana Campus,