“I giochi politici preelettorali non affossino una bella e utile operazione di rigenerazione urbana quale è quella prevista per gli ex Scali Milanesi che riguarda non solo lo sviluppo urbanistico di oltre un milione di metri quadrati della metropoli, ma che può essere di esempio e punto di partenza per interventi, all’insegna del Riuso, anche nelle altre città del nostro Paese.”
Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
“L’ “Accordo” previsto per questa vasta area può, infatti, aprire una nuova fase per fondamentali trasformazioni che riguardano innanzitutto la vita dei cittadini e che possono rappresentare stimolanti sfide per la città e per il suo rilancio. Ma, può aprire anche una nuova fase - se esportato in altre realtà - nell’approccio agli interventi sul territorio, così come da tempo auspicano gli architetti italiani”.
“Quello che si configura come il più grande processo di rigenerazione urbana in Italia che coniuga il riuso con lo stop al consumo di suolo e che per la prima volta, per un così importante intervento, ha previsto un “débat public”, nel rispetto delle esigenze espresse dalla cittadinanza sul fabbisogno di spazi pubblici, non può essere oggetto di mere operazioni pre-elettorale che vanno a tutto discapito dei cittadini”.
Milano, 15 dicembre 2015