Oltre 30 mila persone hanno visitato, il 26 e 27 maggio scorsi, 650 studi di Architettura di oltre 85 Province italiane che, nella due giorni di “Open Studi Aperti”, iniziativa del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, hanno aperto - per la prima volta in contemporanea - i loro studi ai cittadini.
Tra eventi, performance, dibattiti e presentazioni è stata la più importante manifestazione diffusa di Architettura in Italia, che ha visto l’intera categoria professionale unita nel diffondere il messaggio che l’architetto è indispensabile, in quanto elemento fondamentale della vita quotidiana delle comunità, come operatore di tutela e valorizzazione del paesaggio, dei territori, del patrimonio artistico e culturale.
Le visite, gli incontri, le conferenze e le mostre che hanno caratterizzato “Open Studi Aperti”, hanno permesso ai cittadini, in tutta Italia, di toccare con mano come nasce un progetto di Architettura, quali competenze vengono attivate, come avvengono le trasformazioni di spazi e di territori.
“L’enorme successo della #livegallery sul sito studiaperti.com - spiega Alessandra Ferrari, coordinatrice del Dipartimento Promozione della Cultura Architettonica e della figura dell’Architetto del Consiglio Nazionale degli Architetti - testimonia visivamente lo straordinario senso di appartenenza ad una comunità: migliaia di documenti fotografici e video per centinaia di eventi specifici cui hanno partecipato decine di migliaia di cittadini. Ringrazio tutti i cittadini che hanno compreso l’importanza dell’iniziativa partecipando agli eventi, ogni componente degli Studi professionali che hanno aderito e gli Ordini Provinciali per l’impegno svolto e per quello che continueranno a fare negli anni a seguire, invitandoli a perseguire la condivisione di intenti e lo scambio di idee, che è uno dei fini fondamentali di una comunità di professionisti e dell’intera società di cui fanno parte”.
“Open Studi Aperti – conclude - diventerà un evento annuale e dal prossimo anno sarà arricchito da una serie di eventi che coinvolgeranno in contemporanea, Studi, Scuole e istituzioni culturali».
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Roma, 1 giugno 2017