Torna a Padova, dopo la parentesi cortinese del 2015, la Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin” - giunta quest’anno alla ottava edizione - che apre i battenti con l’avvio, dal prossimo 9 aprile, delle iscrizioni al Premio Internazionale.
Fine del Premio, come è noto, è quello di far emergere il ruolo centrale e la responsabilità dell’architettura nel processo di trasformazione del paesaggio, con particolare riguardo a quello delle periferie urbane, secondo i principi della bio-architettura, dell’efficienza energetica e dell’urbanistica sostenibile. Tutto ciò selezionando e premiando le opere di architettura e di rigenerazione urbana sostenibile che si distinguano per qualità, intesa quale sfera comprendente quelle ambientale, sensoriale ed emotiva, la dimensione umana, l’ideazione innovativa e costruttiva, l’uso appropriato dei materiali e delle strutture e lo studio dei particolari costruttivi, coniugando estetica, funzionalità e sostenibilità.
Promossa dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Padova, la Biennale - che si avvale della collaborazione del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, dell’Unione Internazionale degli Architetti (U.I.A.) e del Consiglio degli Architetti d’Europa (C.A.E.) - rappresenta un appuntamento importante e sempre più di stretta attualità nel panorama culturale internazionale. Intende, infatti, focalizzare l’attenzione sul presente e sul futuro delle città, sul risanamento di aree dismesse e sui quartieri degradati, così come sulla costruzione di spazi pubblici intendendo l’architettura - al di là di ogni referenzialità - come fenomeno sociale e nel suo imprescindibile rapporto, quindi, con l’ambiente, i territori e le popolazioni che li abitano.
Possono partecipare al Premio (le iscrizioni si chiudono il prossimo 30 giugno), le opere completate negli ultimi 3 anni (tra il 1° luglio 2014 ed il 30 giugno 2017), appartenenti alle sezioni: architettura residenziale; architettura commerciale, direzionale e mista; architettura pubblica (educativa, culturale, socio-sanitaria, religiosa, sportiva, ricreativa, del paesaggio); interventi di riqualificazione urbana sostenibile/eco quartieri. Anche in questa edizione è previsto un Premio regionale destinato alle opere realizzate nella Regione Veneto e che riguardano le stesse sezioni di quello internazionale.
Il Premio internazionale Barbara Cappochin verrà lanciato a livello internazionale il prossimo 10 aprile presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo dove sono in mostra da domani, venerdì 7 aprile - e per una settimana - i progetti vincitori nonché quelli selezionati della edizione 2015.
“Proprio dal Giappone - sottolinea Giuseppe Cappochin presidente della Biennale Internazionale e del Consiglio Nazionale degli Architetti - sono pervenute molte delle 314 candidature al Premio Internazionale, nella passata così come nelle precedenti edizioni. Premio - va sottolineato - che ha visto la partecipazione di ben 42 Paesi. Sono numeri che dimostrano l’impegno e la passione degli architetti che da ogni parte del mondo vogliono tornare ad occuparsi delle città e del paesaggio, a risolvere i problemi della condizione del patrimonio edilizio, ad innovare i modelli e le tecniche dell’abitare, a favorire la sostenibilità ecologica ed economica. Ma vogliono, soprattutto, che l’architettura promuova il benessere di chi la abita e ne usufruisce a dimostrazione del nesso imprescindibile tra qualità dell’architettura e qualità della vita”.
Le iscrizioni al Premio internazionale e al Premio regionale Veneto potranno essere effettuate fino al prossimo 30 giugno; la Giuria Internazionale si riunirà a Padova nei giorni 20 e 21 luglio e i vincitori verranno annunciati entro fine luglio; la cerimonia di premiazione si terrà nell’ultima settimana di ottobre; nella stessa giornata verrà effettuata l’inaugurazione della mostra delle migliori opere selezionate dalla Giuria, al termine di quattro intense giornate, dal 26 al 29 ottobre, del “Festival Biennale di Architettura Barbara Cappochin”.
Va ricordato che il Premio Internazionale di Architettura Barbara Cappochin 2015 è andato all’opera “El Valle Trenzado”, del gruppo Aranea, con sede ad Alicante (Spagna), dell’architetto Francisco Leiva Ivorra e dell’ingegner Marta Garcia Chico, mentre il Premio Regionale del Veneto è stato assegnato allo Studio Archipiùdue di Paolo Miotto e Mauro Sarti per “Contratto di Quartiere il Mestre - Altobello Riqualificazione urbana lungo via Andrea Costa e aree limitrofe”
Su www.barbaracappochinfoundation.net tutte le informazioni sull’edizione 2017 della Biennale.
La Fondazione Barbara Cappochin ha il fine di mantenere vivo il ricordo di Barbara, giovane studentessa della Facoltà di Architettura IUAV di Venezia, anche attraverso la promozione della qualità dell’architettura.
Padova, 6 aprile 2017