"Avviare immediatamente una proficua politica di manutenzione programmata dei corsi d'acqua, che attraversano il territorio del Paese ed innescare un'immediata inversione di tendenza nella gestione del territorio, anteponendo  il recupero e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente, a nuovo consumo di suolo, che deve essere ridotto al minimo." Sono queste le due regole fondamentali per scongiurare l'allarmante successione di disastri ambientali che sta flagellando il nostro Paese, secondo il Vicepresidente Nazionale degli Architetti Rino La Mendola, intervenuto ad un seminario presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, a Roma.

Nel corso del seminario, i cui lavori sono stati aperti dal Capo del Dipartimento Franco Gabrielli, dirigenti e funzionari del Dipartimento hanno illustrato il funzionamento del Servizio nazionale della Protezione Civile, le attività tecniche in emergenza e il ruolo degli architetti nelle attività di protezione civile, con un focus sull'esperienza del terremoto in Emilia Romagna.

Attraverso questa giornata formativa, il Consiglio nazionale  ha lanciato il progetto per l'istituzione di una rete dei presidi degli architetti per la protezione civile sull'intero territorio nazionale, con l'obiettivo di alimentare un proficuo rapporto di collaborazione tra architetti e il Servizio nazionale della Protezione Civile, con particolare riferimento alla gestione tecnica dell'emergenza post-sisma. Un progetto, dunque, attraverso il quale gli architetti offrono la loro professionalità a servizio della sicurezza dei cittadini e della messa in sicurezza del patrimonio edilizio delle nostre città.

 

Roma, 16 novembre 2012

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