edilportale.com
15 maggio 2015
Rossella Calabrese
Sarà vietato cementificare o restringere le sponde fluviali e coprire i fiumi e i torrenti che hanno enormemente aumentato alluvioni e allagamenti. Saranno invece consentiti interventi, sia strutturali come casse di espansione o vasche di laminazione delle piene e canali scolmatori, sia nuove opere per riqualificare e rinaturalizzare tratti fluviali, ma sotto il controllo delle Autorità di Bacino.
Sono alcune delle linee guida essenziali per le 7153 opere previste dal Piano nazionale di prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico che - annuncia il Governo - arriveranno a breve, dopo un’attesa di trent’anni.
Gli investimenti contro il dissesto idrogeologico
Complessivamente, per l’intero territorio nazionale, nel periodo 2014-2020, è previsto un investimento di 9 miliardi di euro: 5 miliardi del Fondo Sviluppo e Coesione, 2 miliardi di cofinanziamento delle regionali e con fondi europei, e altri 2 miliardi sbloccati dalla struttura di missione dai fondi assegnati e non spesi negli ultimi 15 anni.
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