Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
22 aprile 2015
Giuseppe Latour

 

Alla fine non è stata cambiata neanche una virgola. La commissione Giustizia della Camera, nel pomeriggio di mercoledì 22 aprile, ha approvato il Ddl sugli ecoreati nel testo licenziato dal Senato. È stata così risolta la questione della pena della reclusione prevista per l'utilizzo dell'airgun (la tecnica di esplorazione dei fondali usata per i giacimenti di petrolio e gas), attualmente presente nella legge ma osteggiata dal Governo. Per adesso, tutto resta com'è. 

Ma, al momento del voto finale, programmato a partire dal 27 aprile a Montecitorio, potrebbero esserci altre sorprese. 

Lo stesso presidente della commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci apre a un accordo: se il Senato calendarizzerà il testo in tempi rapidi per la quarta lettura, potrebbe arrivare una modifica chirurgica.

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I nuovi reati 

Nel merito, le novità del Ddl sono pesanti (si veda il servizio). Il testo istituisce nuovi delitti contro l'ambiente nel Codice penale: si tratta del disastro ambientale, dell'inquinamento ambientale, del traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, dell'impedimento del controllo. Molto rilevante soprattutto il disastro ambientale, che si verifica quando qualcuno provoca alterazioni irreversibili o particolarmente gravose all'equilibrio dell'ecosistema. Sono previste pene carcerarie che vanno da 5 a 15 anni. 

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