Roma, 30 maggio 2014
Richiamare l'attenzione delle Istituzioni sul sempre più attuale tema dell'architettura dell'emergenza e dell'accoglienza e sul fondamentale ruolo sociale che essa svolge: è questo il filo conduttore dei tre giorni di dibattito e di workshop organizzati a Lampedusa dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, in occasione della Festa dell'Architetto, dal titolo "L'Architettura è per tutti", in programma nell'isola dal 12 al 14 giugno prossimi.
La scelta di Lampedusa, luogo che esprime attraverso la tragedia degli sbarchi di migranti l'orrore della guerra, della povertà e della fame, rappresenta per gli architetti italiani un'occasione di riflessione sul contributo dei progettisti a un tema di grande attualità e importanza: quello di progettare per l'accoglienza e per l'integrazione.
"Servono luoghi di accoglienza dignitosi ed adeguati ai bisogni dei migranti - sottolinea il Consiglio Nazionale . Nel corso delle tre giornate, organizzate in collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Agrigento e con la Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti della Sicilia - saranno illustrati, infatti, attraverso una serie di Tavole rotonde, numerosi progetti per l'accoglienza in emergenza, perché lo sforzo italiano di solidarietà si concretizzi in spazi di vita migliori, per chi arriva nel nostro Paese e per chi ospita; ma anche progetti per aiutare le popolazioni dell'altra sponda del Mediterraneo a rimanere nei luoghi da cui parte l'immigrazione, vivendo meglio; così come strategie per affrontare i diversi tipi di emergenze abitative che colpiscono le città italiane, dove spetta agli architetti offrire soluzioni all'integrazione sociale e ambientale, alla sostenibilità economica e per fare più belle le città".
Temi, questi, indubbiamente complessi ma "compito dell'architettura - ricorda infine il Consiglio Nazionale - è oggi quello di riappropriarsi di un ruolo da tempo abbandonato che è quello di rispondere ai bisogni delle popolazioni e dei territori. L'emergenza dell'immigrazione, implica un nuovo concetto dell'abitare che non può più prescindere dall'integrare i migranti nel nostro tessuto sociale".