Legge per l’Architettura e Codice degli Appalti sono due tra i vari temi che saranno affrontati nel corso della Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in programma a Roma, all’Auditorium del Massimo, il 22 e 23 luglio prossimi.
Alla Conferenza Nazionale - la prima dopo il recente rinnovo della governance della professione - interverranno venerdì 23 luglio, alle ore 11, Onofrio Cutaia, direttore generale Creatività contemporanea del ministero della Cultura e, alle 12,45, Enrico Giovannini, ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
Un confronto - quello tra Cutaia ed il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC, Francesco Miceli, moderato dalla giornalista Simona d’Alessio e che fa seguito ad un recente incontro con il ministro Franceschini - sulla necessità che il nostro Paese si doti finalmente di una Legge per l’Architettura.
“Non una Legge per gli architetti, ma una legge per la società - sottolinea Miceli - che nasca da un processo partecipato e che riconosca l’importanza della qualità dell’architettura. L’architettura è un valore, servono, quindi, regole e procedure per tutelarla: tra queste il concorso di progettazione, strumento fondamentale per selezionare progetti di qualità”.
Di stretta attualità il tema delle modifiche al Codice dei Contratti - e nello specifico quelle all’appalto integrato - che il ministro Giovannini ed il presidente Miceli dibatteranno in un confronto moderato da Filippo Gaudenzi, vice direttore del Tg1 Rai.
Per il presidente Miceli “l’appalto integrato è una modalità che non tiene conto del valore e della centralità del progetto e non garantisce nemmeno la qualità dell'esecuzione dell'opera. È del tutto inadatto per le opere in cui è predominante la componente architettonica e nelle quali è necessario mantenere la giusta separazione tra ruolo dei progettisti e quello delle imprese per assicurare un risultato di qualità”.
Su questi temi, due gli emendamenti al DL Semplificazioni presentati dalla Rete delle Professioni tecniche su indicazione del Consiglio Nazionale degli Architetti: uno riguardante l’incarico del progetto di fattibilità tecnico economico affinchè venga affidato esclusivamente attraverso il concorso di progettazione; l’altro, per l’istituzione di un fondo di rotazione per il finanziamento della progettazione di fattibilità tecnico economica affinchè le stazioni appaltanti possano disporre di adeguate risorse destinate all’attività di progettazione da affidare a professionisti esterni.
Roma, 21 luglio 2021