Il tema della rigenerazione urbana sostenibile è il filo conduttore delle iniziative organizzate dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, in collaborazione con numerose strutture territoriali e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Roma, nell’ambito della terza edizione della Biennale dello Spazio Pubblico che si aprirà domani, 21 maggio, con una sessione inaugurale (ore 9 -11) alla quale interverrà, tra gli altri, il presidente degli architetti italiani Leopoldo Freyrie.
Il Riuso s’interfaccia in maniera molto stretta con i processi di riqualificazione dello spazio pubblico che possono realizzarsi attraverso numerosi, e differenziati, progetti e interventi ai quali partecipano Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati. Interventi che hanno la qualità come loro elemento fondante perché riguarda, infatti, i responsabili della spesa pubblica, i progettisti, le imprese, il legislatore, così come la stessa collettività che deve essere messa in grado di partecipare in modo attivo, consapevole e responsabile alle scelte delle Amministrazioni.
Obiettivo del Tavolo “Spazi in transizione e usi temporanei” in programma il 21 maggio è, infatti, quello di fare il punto sulla città contemporanea che presenta, tra le sue diverse modalità di trasformazione, la riqualificazione e il riuso temporaneo dei propri spazi. Ciò per ripensare le relazioni, non soltanto fisiche, tra le parti del manufatto urbano, consentendo alla città di evitare l’abbandono, e il degrado, di parti temporaneamente non più produttive.
Due i workshop previsti nella stessa giornata del 21 maggio “Qualità dei progetti: regole e risultati” e “Infrastrutture blu”. Il primo, caratterizzato da una riflessione sulle difficoltà di programmare e realizzare un’opera pubblica, volta a rinnovare lo spazio urbano per “accogliere” una comunità; il secondo, da un’analisi del rapporto tra fiumi e aree urbane, tra l’acqua e la città anche per sottolineare come le vie d’acqua urbane costituiscano un’importante risorsa e un’opportunità progettuale per il riequilibrio della qualità paesaggistica complessiva, in termini bioclimatici ed ambientali, della qualità dell’aria e del bilancio tra componenti naturali e di artificio nelle città.
Il Tavolo “Riuso del patrimonio pubblico dismesso” affronterà, il 22 maggio, un tema di stretta attualità, oggi al centro del dibattito, sulle occasioni di trasformazione della città in funzione delle opportunità, anche di tipo economico, che fornisce alle Pubbliche Amministrazioni. Le problematiche connesse alla gestione politico-amministrativa, all’identificazione di percorsi di democrazia urbana reale, alla qualità progettuale, alla sostenibilità finanziaria, impongono la necessità di ragionare sulle modalità d’intervento e, in particolare, sulle modalità di costruzione di un adeguato percorso di definizione di obiettivi condivisi anche con le comunità locali.
Nella giornata conclusiva della Biennale, il 23 maggio, il Tavolo “Idee, principi e pratiche per la rigenerazione dello spazio pubblico” intende alimentare il confronto su esperienze – anche molto eterogenee - di riqualificazione del sistema degli spazi pubblici. Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati stanno infatti realizzando, in tutta Italia, numerosi interventi finalizzati al ripensamento degli spazi pubblici urbani e, all’interno di tale contesto, contribuiscono all’identificazione di pratiche e prassi che sono poste alla base del dibattito culturale che riguarda la rigenerazione urbana. (www.biennalespaziopubblico.it )
Roma, 20 maggio 2015.
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