Il legname ed i biomateriali sono una risorsa sempre più strategica per la bioedilizia e per il contrasto al cambiamento climatico grazie alla capacità cha hanno di sostituzione di prodotti da fonti fossili, di recupero di materiali di biologici di scarto, di migliori prestazioni energetiche degli ambienti realizzati, e soprattutto di stoccaggio di carbonio nel tempo. Nonostante da diversi anni si discuta delle prospettive del settore, la diffusione di tali edifici è ancora molto limitata, se non in alcuni specifici contesti, e ciò anche in relazione alla mancanza di politiche e misure specifiche per il settore della bioedilizia.
Situazione che potrebbe vedere una evoluzione anche grazie alla definizione del sistema di certificazione del carbon farming nei prodotti legnosi; tenendo anche conto della sensibilità dei cittadini sui temi della sostenibilità e della salute legato ai biomateriali nell’edilizia. Partendo da questi elementi, l’obiettivo del convegno è quello di analizzare con rappresentanti del mondo della ricerca, delle associazioni, di professionisti, amministratori locali, ecc, i punti di forza e di debolezza del settore, a livello nazionale, per una riflessione su quali siano le leve da attivare per diffondere un modello di abitazioni e costruzioni a minore impatto, maggiore efficienza, e maggiormente legati alle risorse del nostro territorio, a costi competitivi. Ciò con riferimento ai diversi biomateriali e anche sfatando qualche mito circa la sicurezza degli edifici realizzati con biomateriali.
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