Messaggero Veneto
10 ottobre 2015
Monica Del Mondo
Il convegno nazionale sul tema del rapporto tra vincolo e rigenerazione urbana non poteva non dedicare uno spazio alla città che lo ospita, esempio concreto com’è del ruolo (positivo e negativo) della cultura dei vincoli. Vincoli che hanno consentito il mantenimento dell’anima di Palmanova, della sua autenticità, della sua aurea (per usare le parole di Juan Salazar, dell’università di Las Palmas), ma anche (...)
«Il Friuli è virtuoso nel recupero di edifici dismessi»
La presidente del Friuli, Debora Serracchiani, è intervenuta all'apertura del convegno "Rigenerazione urbana e vincolo" in corso oggi a Palmanova
Messaggero Veneto
10 ottobre 2015
Monica Del Mondo
«Un’ottima scelta ha fatto l’Italia con la candidatura Unesco nella quale la città di Palmanova è inserita. Una candidatura (che va da Bergamo al Montenegro) complessa nella sua gestione, ma interessante e utile per il Paese. Un progetto qualificante che coinvolge quattro Regioni, tre Stati e undici città». La presidente della regione, Debora Serracchiani, intervenuta ieri all'apertura del convegno "Rigenerazione urbana e vincolo" promosso oggi al Teatro Modena della città stellata dal Consiglio nazionale dell'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.
(...)
Palmanova: Architetti, per centri storici riuso e' modello innovativo di tutela
AGENPARL
9 ottobre 2015
"Il nostro Paese e' il luogo piu' ricco al mondo di beni architettonici e paesaggistici, di centri storici e borghi monumentali - e Palmanova ne e' uno straordinario esempio - di cui portiamo in Costituzione il dovere della tutela e della conservazione, per trasmetterli ai posteri. La loro tutela, pero', deve essere attiva e articolata nella contemporaneita', non per distruggerne l'eredita', ma per adattarla ai valori dei tempi. Deve anch'essa affrontare, quindi, la sfida del Riuso, dell'adeguamento funzionale e tecnologico, della sicurezza dell'abitare. Il Riuso e' anche questo: un modello innovativo di valorizzazione e tutela diffusa, pubblica cosi' come privata".
Cosi' il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in occasione del Convegno di studi "Rigenerazione urbana e vincolo".
"Non e' piu' tempo - per il Consiglio Nazionale - di contrapposizioni ideologiche tra chi vuole demolire e chi considera intoccabile qualunque preesistenza: e' tempo, invece, di una discussione aperta e senza pregiudizi culturali - nella quale gli architetti sono impegnati in prima linea - che tenga anche conto del fatto che senza la collaborazione dei cittadini, la tutela dei centri e dei borghi storici e' impossibile. Per rendere partecipe dello sviluppo il meraviglioso sistema dei centri storici minori italiani che sono stati abbandonati per costruire orribili sobborghi, si deve incentivare - anche fiscalmente - il loro riuso, cosi' come creare le condizioni perche' in quei luoghi si torni a vivere e a lavorare".
"Dove c'e' la vita normale dei cittadini - afferma ancora il Consiglio Nazionale - devono esserci tutela e manutenzione, ma anche le condizioni tecniche, scientifiche e culturali perche' la vita contemporanea riusi la storia: il rischio che non si deve correre e' quello della museificazione".
"Come architetti - continua - siamo consapevoli delle nostre responsabilita' civili e intellettuali: e' nostro compito trovare soluzioni per un progetto condiviso per le citta' italiane, unendo le idee dei nostri migliori talenti con le necessita' delle comunita' che le abitano ed avendo come paradigma negativo il dramma dell'Aquila e della sua ricostruzione, emblema della degenerazione - prima politica oltre che normativa - distruttive di qualunque ipotesi di innovazione, ricerca e soluzione dei problemi".
"Dalle istituzioni - e soprattutto dal Governo e dal Parlamento - ci aspettiamo che la politica per le citta' diventi strategica per il Paese e che vengano riscritte regole chiare e finalizzate ad un progetto condiviso, per la riduzione del consumo del suolo, il riuso delle citta', la bellezza e la sicurezza degli edifici, la tutela attiva dei paesaggi. Ci aspettiamo un doveroso atto di responsabilita' verso il futuro di tutti noi".
Ambiente: architetti, tutelare centri storici adattandoli a valori tempi
Adnkronos/Labitalia
9 ottobre 2015
''Il nostro Paese è il luogo più ricco al mondo di beni architettonici e paesaggistici, di centri storici e borghi monumentali, Palmanova ne è uno straordinario esempio, di cui portiamo in Costituzione il dovere della tutela e della conservazione, per trasmetterli ai posteri. La loro tutela, però, deve essere attiva e articolata nella contemporaneità, non per distruggerne l'eredità, ma per adattarla ai valori dei tempi". Così il Consiglio nazionale degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori in occasione del convegno di studi 'Rigenerazione urbana e vincolo'.
"I centri storici -precisa- deve affrontare la sfida del riuso, dell'adeguamento funzionale e tecnologico, della sicurezza dell'abitare. Il riuso è anche questo: un modello innovativo di valorizzazione e tutela diffusa, pubblica così come privata''.
Per il Consiglio nazionale "Non è più tempo di contrapposizioni ideologiche tra chi vuole demolire e chi considera intoccabile qualunque preesistenza: è tempo, invece, di una discussione aperta e senza pregiudizi culturali, nella quale gli architetti sono impegnati in prima linea, che tenga anche conto del fatto che senza la collaborazione dei cittadini, la tutela dei centri e dei borghi storici è impossibile". ''Dove c'è la vita normale dei cittadini -afferma ancora il Consiglio nazionale- devono esserci tutela e manutenzione, ma anche le condizioni tecniche, scientifiche e culturali perché la vita contemporanea riusi la storia: il rischio che non si deve correre è quello della museificazione''.
'Come architetti -continua - siamo consapevoli delle nostre responsabilità civili e intellettuali: è nostro compito trovare soluzioni per un progetto condiviso per le città italiane, unendo le idee dei nostri migliori talenti con le necessità delle comunità che le abitano ed avendo come paradigma negativo il dramma dell'Aquila e della sua ricostruzione, emblema della degenerazione, prima politica oltre che normativa, distruttive di qualunque ipotesi di innovazione, ricerca e soluzione dei problemi''. '
'Dalle istituzioni e soprattutto dal Governo e dal Parlamento -sostiene il Consiglio- ci aspettiamo che la politica per le città diventi strategica per il Paese e che vengano riscritte regole chiare e finalizzate ad un progetto condiviso, per la riduzione del consumo del suolo, il riuso delle città, la bellezza e la sicurezza degli edifici, la tutela attiva dei paesaggi. Ci aspettiamo un doveroso atto di responsabilità verso il futuro di tutti noi''.
Fvg: territorio. Serracchiani, su Palmanova lavoro virtuoso e di sistema
ITALPRESS
9 ottobre 2015
"Palmanova e' un esempio virtuoso del lavoro fatto in questi anni sul territorio regionale". Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani intervenendo all'apertura del convegno "Rigenerazione urbana e vincolo" promosso oggi al Teatro Modena della citta' stellata dal Consiglio nazionale dell'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori. "Credo che l'Italia abbia fatto un lavoro straordinario cercando una candidatura idonea all'Unesco", ha detto Serracchiani riferendosi alla candidatura finalizzata a iscrivere nella lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco un nuovo sito transnazionale, denominato "Le opere di difesa veneziane tra XV e XVII secolo", che include anche Palmanova e che vede il Comune di Bergamo come capofila. Il Protocollo d'intesa a sostegno della candidatura era stato sottoscritto dalla presidente della Regione insieme al sindaco di Palmanova Francesco Martines lo scorso 12 settembre. "Un progetto che tocca quattro Regioni, tre Stati e undici citta' - ha ricordato Serracchiani -, una candidatura estremamente complessa che va da Bergamo per arrivare al Montenegro e che qualifica molto la scelta italiana, richiedendo unita' e unitarieta' di intenti". Proprio sugli aspetti di sistema si e' concentrato l'intervento della presidente della Regione al Teatro Modena.
Fvg, Serracchiani: su Palmanova lavoro virtuoso e di sistema
askanews
9 ottobre 2015
"Palmanova è un esempio virtuoso del lavoro fatto in questi anni sul territorio regionale". Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani intervenendo all'apertura del convegno "Rigenerazione urbana e vincolo" promosso oggi al Teatro Modena della città stellata dal Consiglio nazionale dell'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.
"Credo che l'Italia abbia fatto un lavoro straordinario cercando una candidatura idonea all'Unesco", ha detto Serracchiani riferendosi alla candidatura finalizzata a iscrivere nella lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco un nuovo sito transnazionale, denominato "Le opere di difesa veneziane tra XV e XVII secolo", che include anche Palmanova e che vede il Comune di Bergamo come capofila. Il Protocollo d'intesa a sostegno della candidatura era stato sottoscritto dalla presidente della Regione insieme al sindaco di Palmanova Francesco Martines lo scorso 12 settembre.