la Repubblica 
27 agosto 2016
Valentina Conte

 

Adeguamento sismico degli edifici esistenti: non obbligatorio. Assicurazione per il danno da terremoto: non obbligatoria (e se facoltativa, neanche detraibile). Fascicolo del fabbricato: inesistente. Ecobonus al 65% per gli interventi antisismici: c’è dal 2012, prorogato fino alla fine di quest’anno, ma non funziona. La prevenzione in Italia fa acqua da tutte le parti. Al punto che ora il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio - che non crede nell’assicurazione per legge perché la ritiene una tassa - pensa di estendere il piano sugli ecobonus ai condomìni con il criterio della cessione del credito (un piano da 4-5 miliardi attraverso un fondo tra Cassa depositi e prestiti e privati), non solo per gli interventi di riqualificazione energetica, ma anche in chiave anti-terremoti. L’unico modo forse per smuovere la stasi deleteria di un Paese che si sbriciola con troppa e drammatica facilità.

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FASCICOLO DEGLI IMMOBILI

È il libretto di manutenzione della casa. Ti dice quando fare le revisioni periodiche per garantire l’efficienza della struttura. Come per l’auto. Peccato che vale solo per le nuove costruzioni post 2008. E a quelle precedenti cosa succede? «La manutenzione programmata semplicemente non esiste», spiega Rino La Mendola, vicepresidente del consiglio nazionale degli architetti. «La casa, dopo il collaudo, non la controlla più nessuno, come se le norme puntassero alla stabilità eterna. Ma i materiali non sono per sempre. Tra ossidazione delle armature e carbonatazione del calcestruzzo, assistiamo a un deterioramento del patrimonio esistente che nessuno monitora. Dell’auto sappiamo tutto e la verifichiamo di continuo. Della casa niente. Almeno finché crolla».

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