Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
25 luglio 2016
Giuseppe Latour
«Un impulso positivo è arrivato dal nuovo Codice, ma adesso bisogna impegnarsi per ritoccare alcuni punti e non lasciare questa crescita sulla carta». Il vicepresidente del Consiglio nazionale degli architetti, Rino La Mendola legge i dati sull'andamento dei concorsi in maniera contrastata. Da un lato il Dlgs n. 50 del 2016 ha dato una spinta ai numeri, influendo sulla buona performance della prima metà dell'anno; dall'altro però servono modifiche immediate, per evitare che questo incremento resti un numero. Soprattutto, bisogna intervenire sul decreto sui livelli di progettazione che, attraverso il nuovo progetto di fattibilità arricchito di indagini e verifiche, rischia di ammazzare lo strumento dei concorsi.
Architetto, partiamo dai numeri.
La crescita è stata notevole e sicuramente dipende dall'impulso positivo che è arrivato con il nuovo Codice appalti: non possiamo negarlo. Adesso, però, bisogna lavorare per evitare che i concorsi di progettazione restino uno strumento di propaganda, con pochissime ricadute concrete in termini di mercato.
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