Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
4 marzo 2016
Giuseppe Latour
Non mancherà il lavoro per il passaggio dei pareri delle commissioni parlamentari. Le reazioni degli attori del mercato all’approvazione in prima lettura del Codice appalti sono, infatti, parecchio contrastate: tra i molti segnali di soddisfazione, arrivano anche altrettante richieste di correzioni e aggiustamenti.
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Qualche stoccata arriva anche dal lato dei progettisti. Il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, Leopoldo Freyrie parla di «giudizio positivo» riferito «all’impianto politico e culturale del provvedimento che marca una significativa discontinuità rispetto alla farraginosa normativa precedente».
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Il vice-presidente di Legambiente, Edoardo Zanchini, infine, auspica che con il nuovo Codice si possa «chiudere una brutta pagina, lunga quindici anni, segnata troppo spesso da sprechi, corruzione e illegalità». Fino ad oggi «con la legge obiettivo sono stati buttati decine di miliardi di euro in grandi opere definite strategiche che avrebbero dovuto modernizzare e rilanciare il Paese e che, invece, hanno portato ad una serie di cantieri infiniti o di progetti rimasti sulla carta».
Nuovo Codice Appalti, via libera in Consiglio dei Ministri. L'adozione del BIM sarà facoltativa e all'inizio riguarderà solo opere e servizi di progettazione di importo superiore alle soglie comunitarie
edilportale.com
4 marzo 2016
Paola Mammarella
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Nuovo Codice Appalti, critiche e aspettative di professionisti e imprese
Positivo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc). “Il riconoscimento della centralità del progetto, riportato ad unità e che non viene più spezzettato tra soggetti diversi – ha commentato il presidente Leopoldo Freyrie - ed il superamento del massimo ribasso affermano, infatti, il principio che la qualità dell’architettura, il ricorso ai concorsi rappresentano l’unica strumento per realizzare buone architetture pubbliche”. (...)
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Via libera al nuovo Codice Appalti, Delrio: stop al massimo ribasso e riduzione delle varianti
casaeclima.com
3 marzo 2016
Via libera dal Consiglio dei ministri, in esame preliminare, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, al decreto legislativo sul nuovo “Codice degli appalti pubblici e dei contratti di concessione”.
In conferenza stampa il Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha spiegato che si tratta di una "riforma corposa" che passa dal vecchio Codice "da 660 articoli e 1500 commi a 217 articoli con una scelta di grandissima semplificazione e recepimento delle direttive europee". (...)
FREYRIE (ARCHITETTI): IL NUOVO CODICE MARCA UNA SIGNIFICATIVA DISCONTINUITÀ RISPETTO ALLA FARRAGINOSA NORMATIVA PRECEDENTE. “Credo che si possa senz’altro esprimere un giudizio positivo sul Decreto legislativo relativo al Codice degli Appalti approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. Il nostro è un giudizio che si riferisce all’impianto politico e culturale del provvedimento che marca una significativa discontinuità rispetto alla farraginosa normativa precedente”.
Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori e Conservatori. (...)
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Codice appalti: architetti, contribuisca a rilancio edilizia. Freyrie, 'c'è discontinuità con norma farraginosa precedente'
ANSA
3 marzo 2016
Gli architetti italiani esprimono "un giudizio positivo sul Decreto legislativo relativo al Codice degli Appalti, approvato oggi dal Consiglio dei ministri". Ed auspicano, dichiara il presidente del Consiglio nazionale della categoria, Leopoldo Freyrie, che "una volta varato definitivamente e superato il vaglio delle Camere, possa concretamente contribuire a dare nuova linfa e a rilanciare il settore dei lavori pubblici e dell'edilizia", poiché il testo "marca una significativa discontinuità rispetto alla farraginosa normativa precedente". Difatti, continua, "il riconoscimento della centralità del progetto riportato ad unità e non più "spezzettato" tra soggetti diversi ed il superamento del massimo ribasso affermano il principio che la qualità dell'architettura, il ricorso ai concorsi rappresentano l'unica strumento per realizzare buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e rispondenti concretamente ai bisogni dei cittadini che, attraverso il 'débat public', saranno ora partecipi - chiosa il numero uno dei professionisti - delle scelte che riguardano il loro territorio".
Codice appalti: Architetti, discontinuità con normativa precedente
AGI
3 marzo 2016
"Credo che si possa senz'altro esprimere un giudizio positivo sul Decreto legislativo relativo al Codice degli Appalti approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. Il nostro e' un giudizio che si riferisce all'impianto politico e culturale del provvedimento che marca una significativa discontinuita' rispetto alla farraginosa normativa precedente".
Cosi' Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori e Conservatori. "Il riconoscimento della centralita' del progetto - riportato ad unita' e che non viene piu' "spezzettato" tra soggetti diversi - ed il superamento del massimo ribasso affermano, infatti, il principio che la qualita' dell'architettura, il ricorso ai concorsi rappresentano l'unica strumento per realizzare buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e rispondenti concretamente ai bisogni dei cittadini. Cosi' come rappresentano uno sbarramento contro la cattiva sorte delle opere pubbliche, il malaffare e la mafia. "Mentre ci riserviamo di esaminare i singoli articoli del Decreto, auspichiamo che questo provvedimento, una volta approvato definitivamente e superato il vaglio delle Camera, possa concretamente contribuire a dare nuova linfa e a rilanciare il settore dei lavori pubblici e dell'edilizia".
Codice appalti: Freyrie, Architetti marca significativa discontinuità rispetto a farraginosa normativa precedente"
ilVelino/AGV NEWS
3 marzo 2016
Credo che si possa senz'altro esprimere un giudizio positivo sul Decreto legislativo relativo al Codice degli Appalti approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. Il nostro e' un giudizio che si riferisce all'impianto politico e culturale del provvedimento che marca una significativa discontinuita' rispetto alla farraginosa normativa precedente". Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori e Conservatori. "Il riconoscimento della centralità del progetto - riportato ad unità e che non viene più "spezzettato" tra soggetti diversi - ed il superamento del massimo ribasso affermano, infatti, il principio che la qualità dell'architettura, il ricorso ai concorsi rappresentano l'unica strumento per realizzare buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e rispondenti concretamente ai bisogni dei cittadini che, attraverso il de'bat public, saranno ora partecipi delle scelte che riguardano il loro territorio. Così come rappresentano uno sbarramento contro la cattiva sorte delle opere pubbliche, il malaffare e la mafia "Mentre ci riserviamo di esaminare i singoli articoli del Decreto, auspichiamo che questo provvedimento, una volta approvato definitivamente e superato il vaglio delle Camera, possa concretamente contribuire a dare nuova linfa e a rilanciare il settore dei lavori pubblici e dell'edilizia".
Codice appalti, Freyrie (Architetti): marca una significativa discontinuità rispetto alla farraginosa normativa precedente
Agenparl
3 marzo 2016
Credo che si possa senz'altro esprimere un giudizio positivo sul Decreto legislativo relativo al Codice degli Appalti approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. Il nostro e' un giudizio che si riferisce all'impianto politico e culturale del provvedimento che marca una significativa discontinuita' rispetto alla farraginosa normativa precedente". Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori e Conservatori. "Il riconoscimento della centralità del progetto - riportato ad unità e che non viene più "spezzettato" tra soggetti diversi - ed il superamento del massimo ribasso affermano, infatti, il principio che la qualità dell'architettura, il ricorso ai concorsi rappresentano l'unica strumento per realizzare buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e rispondenti concretamente ai bisogni dei cittadini che, attraverso il débat public, saranno ora partecipi delle scelte che riguardano il loro territorio. Così come rappresentano uno sbarramento contro la cattiva sorte delle opere pubbliche, il malaffare e la mafia. "Mentre ci riserviamo di esaminare i singoli articoli del Decreto, auspichiamo che questo provvedimento, una volta approvato definitivamente e superato il vaglio delle Camera, possa concretamente contribuire a dare nuova linfa e a rilanciare il settore dei lavori pubblici e dell'edilizia".
Appalti: architetti, marca discontinuità con farraginose norme precedenti
AdnKronos
3 marzo 2016
Credo che si possa senz'altro esprimere un giudizio positivo sul Decreto legislativo relativo al Codice degli Appalti approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. Il nostro e' un giudizio che si riferisce all'impianto politico e culturale del provvedimento che marca una significativa discontinuita' rispetto alla farraginosa normativa precedente". Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori e Conservatori. "Il riconoscimento della centralità del progetto - riportato ad unità e che non viene più "spezzettato" tra soggetti diversi - ed il superamento del massimo ribasso affermano, infatti, il principio che la qualità dell'architettura, il ricorso ai concorsi rappresentano l'unica strumento per realizzare buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e rispondenti concretamente ai bisogni dei cittadini che, attraverso il débat public, saranno ora partecipi delle scelte che riguardano il loro territorio. Così come rappresentano uno sbarramento contro la cattiva sorte delle opere pubbliche, il malaffare e la mafia. "Mentre ci riserviamo di esaminare i singoli articoli del Decreto, auspichiamo che questo provvedimento, una volta approvato definitivamente e superato il vaglio delle Camera, possa concretamente contribuire a dare nuova linfa e a rilanciare il settore dei lavori pubblici e dell'edilizia".
Appalti. Architetti: da nuovo Codice significativa discontinuità. Freyrie: rispetto alla farraginosa normativa precedente
DIRE
3 marzo 2016
"Credo che si possa senz'altro esprimere un giudizio positivo sul decreto legislativo relativo al Codice degli Appalti approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Il nostro e' un giudizio che si riferisce all'impianto politico e culturale del provvedimento che marca una significativa discontinuita' rispetto alla farraginosa normativa precedente".
Cosi' Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori e conservatori.
"Il riconoscimento della centralita' del progetto – riportato ad unita' e che non viene piu' 'spezzettato' tra soggetti diversi - ed il superamento del massimo ribasso affermano, infatti, il principio che la qualita' dell'architettura, il ricorso ai concorsi rappresentano l'unica strumento per realizzare buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e rispondenti concretamente ai bisogni dei cittadini - dice Freyrie- che, attraverso il debat public, saranno ora partecipi delle scelte che riguardano il loro territorio. Cosi' come rappresentano uno sbarramento contro la cattiva sorte delle opere pubbliche, il malaffare e la mafia".
Quindi, "mentre ci riserviamo di esaminare i singoli articoli del Decreto, auspichiamo che questo provvedimento, una volta approvato definitivamente e superato il vaglio delle Camera, possa concretamente contribuire a dare nuova linfa e a rilanciare il settore dei lavori pubblici e dell'edilizia", conclude il presidente del Consiglio nazionale degli architetti.
Appalti, Freyrie (architetti): Giudizio positivo su impianto politico
LaPresse
3 marzo 2016
"Credo che si possa senz'altro esprimere un giudizio positivo sul Decreto legislativo relativo al codice degli appalti approvato oggi dal consiglio dei ministri. Il nostro è un giudizio che si riferisce all'impianto politico e culturale del provvedimento, che marca una significativa discontinuità rispetto alla farraginosa normativa precedente". Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori e Conservatori.
"Il riconoscimento della centralità del progetto, riportato ad unità e che non viene più 'spezzettato' tra soggetti diversi, e il superamento del massimo ribasso affermano, infatti, il principio che la qualità dell'architettura e il ricorso ai concorsi rappresentano l'unico strumento per realizzare buone architetture pubbliche", prosegue Freyrie, sottolineando che "mentre ci riserviamo di esaminare i singoli articoli del Decreto, auspichiamo che questo provvedimento, una volta approvato definitivamente e superato il vaglio delle Camera, possa concretamente contribuire a dare nuova linfa e a rilanciare il settore dei lavori pubblici e dell'edilizia".