Il Sole 24Ore - Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
18 novembre 2015
Mauro Salerno

A un anno esatto dalla presentazione in Parlamento la riforma degli appalti compie un passo decisivo alla Camera. Al termine di 100 votazioni, in molti casi appoggiate anche dai deputati dell'opposizione, con 343 si, 78 contrari e 25 astenuti Montecitorio ha approvato il testo che consegna al governo il compito di riformare gli appalti, sulla base di ben 75 criteri direttivi. Si tratta di un'approvazione praticamente definitiva. I tempi stretti per il recepimento delle nuove direttive europee (da importare nel nostro ordinamento entro il 18 aprile 2016) , non lasciano spazio per ulteriori modifiche in terza lettura al Senato.

IL TESTO DELLA DELEGA CON TUTTE LE MODIFICHE VARATE DALLA CAMERA

(...)

Molte anche le misure destinate - almeno in linea teorica - a favorire l'accesso dei professionisti e delle piccole imprese al mondo degli appalti. E a garantire massima trasparenza anche agli appalti di importo inferiore alle soglie europee (sotto i 5,2 milioni). Una zona grigia dove si annida una corruzione diffusa, più difficile da snidare rispetto a quella che fa da contorno alle grandi opere. Indicazioni di principio che spetterà poi al Governo tradurre in norme concrete (ed efficaci).

vai alla pagina web de Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio con il testo dell'articolo

 

Risposte utili a problemi irrisolti da venti anni

Il Sole 24Ore - Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
18 novembre 2015
Giorgio Santilli

Fa impressione leggere oggi le cronache e i commenti che 21 anni fa accolsero l’approvazione della legge Merloni, riforma degli appalti che avrebbe dovuto consentire l’uscita da Tangentopoli e, al tempo stesso, dare un quadro di regole «europeo» per una maggiore efficienza economica del settore e una maggiore velocità di realizzazione dei lavori. «Dalla centralità della variante alla centralità del progetto», si disse allora, «trasparenza e obbligo di gara» come soluzione a un mercato opaco, «un sistema di qualificazione rinnovato» (c’era l’Albo nazionale costruttori), rafforzamento della programmazione e della Pa. Con le dovute differenze, molte delle cose che si dicono oggi. La Merloni entrò in vigore il 6 marzo 1994 e 50 giorni dopo fu già sospesa dal governo Berlusconi con il «decreto Radice». Cominciò un tira e molla parlamentare che produsse tre riforme organiche (le Merloni-bis, -ter e -quater) prima di lasciare il campo al nuovo codice appalti nel 2006. Altra piattaforma di instabilità: in 9 anni, il codice ha subìto 597 modifiche, il 60% delle sue norme almeno una modifica, 6.000 sentenze amministrative. 

(...)

vai alla pagina web de Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio con il testo dell'articolo (su abbonamento)

 

Riforma Appalti: la Camera approva la delega. Nelle intenzioni dell’Esecutivo un unico passaggio per il recepimento delle direttive europee e l’approvazione del nuovo Codice

edilportale.com 
18 novembre 2015
Paola Mammarella

(...)

Qualità della progettazione

I servizi di ingegneria e architettura e tutti i servizi di natura tecnica non potranno più essere affidati basandosi solo sul criterio del prezzo o del costo, ma su quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La fase progettuale e la qualità architettonica saranno valorizzate con l’introduzione dei concorsi di progettazione. Le gare non potranno essere bandite solo sulla base del progetto preliminare. I progetti dovranno essere pubblicati online per garantire la ponderazione delle offerte. Sarà incoraggiato inoltre l'uso del BIM (Building Information Modeling) per la simulazione elettronica delle informazioni edilizie.

La qualificazione delle imprese non prenderà in considerazione solo i requisiti formali, come il fatturato o il numero di addetti, ma anche la “buona condotta” tenuta negli appalti precedenti.

Negli appalti dovrà essere garantita la sostenibilità energetica e ambientale legando il criterio di aggiudicazione ai costi del ciclo di vita dei prodotti e prevedendo un punteggio maggiore per i lavori, i beni e i servizi con un minore impatto sulla salute e sull’ambiente. (...)

Soddisfatto per il “ruolo centrale dato al progetto pubblico, considerato negli ultimi venti anni solo un inutile orpello, ed il ricorso ai concorsi a garanzia della  qualità progettuale” anche Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC). “Tra gli innumerevoli aspetti positivi – indicati da Freyrie - la cancellazione del massimo ribasso, l’abolizione del regolamento di attuazione, l’abolizione dell’incentivo del 2%, fino ad ora una vera e propria alterazione del mercato”. L’approvazione della delega secondo il presidente del CNAPPC costituisce “un segnale fortissimo per il nostro Paese per riaffermare la qualità dell’architettura, che rappresenta l’unica arma contro la cattiva sorte delle opere pubbliche e il malaffare”.

vai alla pagina web di edilportale.com con il testo dell'articolo

 

Riforma appalti, via libera dalla Camera al Ddl Delega. Oice: “E’ un importante passo in avanti verso la centralità del progetto e la trasparenza di un mercato sempre più concorrenziale”

casaeclima.com 
17 novembre 2015

Con 348 voti favorevoli, 78 contrari e 25 astenuti, l'Aula della Camera ha approvato questa sera il disegno di legge delega sugli appalti pubblici, che adesso passa al Senato per l'approvazione definitiva.

(...)

vai alla pagina web di casaeclima.com con il testo dell'articolo

 

Appalti, architetti: finalmente torna centralità del progetto. Freyrie: segnale fortissimo per il paese, contro il malaffare

askanews
17 novembre 2015

Il consiglio nazionale degli architetti giudica positivamente il via libera della Camera alla legge delega sugli appalti pubblici. "Ora il Senato - afferma il presidente Leopoldo Freyrie - approvi al più presto uno strumento fondamentale per combattere mafie e corruzioni, che finalmente stabilisce la centralità del progetto pubblico, considerato negli ultimi vent'anni solo un inutile orpello, e il ricorso ai concorsi a garanzia della qualità progettuale e, quindi, dell'economicità e della sostenibilità di un'opera pubblica". 

"Tra gli innumerevoli aspetti positivi - spiega Freyrie – vanno considerati la cancellazione del massimo ribasso, causa di tante storture nel settore dei lavori pubblici; l'abolizione del regolamento di attuazione, un passo importante, anzi decisivo, verso una effettiva semplificazione dell'intera materia; l'abolizione dell'incentivo del 2% per i progettisti interni alla Pa, finora una vera e propria alterazione del mercato".

"È un segnale fortissimo per il paese - conclude il presidente degli architetti - per riaffermare la qualità dell'architettura, che rappresenta l'unica arma contro la cattiva sorte delle opere pubbliche, il malaffare, la mafia, che sugli appalti pubblici ha costruito le fondamenta della sua economia, per avere finalmente buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e che rispondono concretamente ai bisogni dei cittadini".

 

Appalti: architetti, finalmente torna centralita' del progetto 

Labitalia
18 novembre 2015

“Ora il Senato approvi al più presto uno  strumento fondamentale per combattere mafie e corruzioni, che  finalmente stabilisce la centralità del progetto pubblico, considerato negli ultimi venti anni solo un inutile orpello, e il ricorso ai  concorsi a garanzia della qualità progettuale e, quindi,  dell'economicità e della sostenibilità di un'opera pubblica”. 

E' il  commento di Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e Conservatori,  sull'approvazione alla Camera della legge delega sugli appalti  pubblici.        

“Tra gli innumerevoli aspetti positivi che il provvedimento contiene  - spiega - vanno considerati, tra gli altri, la cancellazione del  massimo ribasso, causa di tante storture nel settore dei lavori  pubblici; l'abolizione del regolamento di attuazione, un passo  importante, anzi decisivo, verso una effettiva semplificazione  dell'intera materia; l'abolizione dell'incentivo del 2% per i  progettisti interni alla P.a., fino ad ora una vera e propria  alterazione del mercato".        

''E' un segnale fortissimo per il nostro Paese per riaffermare la  qualità dell'architettura, che rappresenta l'unica arma contro la cattiva sorte delle opere pubbliche, il malaffare, la mafia che sugli  appalti pubblici ha costruito le fondamenta della sua economia, per  avere, finalmente, buone architetture pubbliche, realizzate bene e al giusto costo e che rispondono concretamente ai bisogni dei cittadini”, aggiunge.  

 

Mappa del sito