italiaoggi.it
31 luglio 2015 
Cinzia De Stefanis

 

Possono partecipare alle reti di impresa i professionisti iscritti al registro delle imprese, e quindi tutti i professionisti che hanno costituito una società tra professionisti (Stp), anche come società unipersonale o come società di persone. Non possono partecipare alla rete d’impresa i singoli professionisti iscritti negli albi. 

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Questa la precisazione dell’agenzia delle entrate alla quale il consiglio nazionale degli architetti (Cnappc) ha sottoposto un interpello per sapere se sia applicabile anche ad un architetto la normativa sulle reti di impresa. 

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I professionisti riuniti in reti di impresa sono esclusi dagli incentivi fiscali

edilportale.com
30 luglio 2015
Rossella Calabrese

 

I professionisti iscritti al registro delle imprese - quindi tutti quelli che hanno costituito una STP, anche come società unipersonale o come società di persone - possono partecipare alle reti di impresa, ma è necessario un intervento normativo per consentire ai professionisti riuniti in rete di impresa di accedere agli incentivi fiscali.

Così l’Agenzia delle Entrate ha risposto ad un interpello sottoposto dagli architetti italiani per sapere se la normativa sulle reti di impresa sia applicabile anche ad un architetto.

Professionisti e reti di impresa

“Sulle reti d’impresa si muovano Governo e Parlamento - ha commentato quindi il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori: l’imperativo è rimuovere tutti gli ostacoli che ancora impediscono ai professionisti di accedere alle opportunità e agli incentivi volti a favorire - come sancito anche in sede comunitaria - lo sviluppo degli studi professionali che altro non sono che PMI della conoscenza e della competenza”.

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Reti d'impresa, possono partecipare tutti i professionisti che hanno costituito una STP

Agenzia Entrate: necessario un intervento normativo per prevedere l’applicazione di incentivi fiscali ai professionisti riuniti in rete di impresa. Cnappc: “Intervengano il Governo e il Parlamento”

casaeclima.com 
29 luglio 2015

 

Possono partecipare alle reti di impresa i professionisti iscritti al registro delle imprese - e quindi tutti i professionisti che hanno costituito una società tra professionisti (STP), anche come società unipersonale o come società di persone - ma è comunque necessario un intervento normativo per prevedere l’applicazione di incentivi fiscali ai professionisti riuniti, per l’appunto, in rete di impresa.

Lo ha precisato l'Agenzia delle Entrate alla quale il Consiglio nazionale degli architetti (Cnappc) ha sottoposto un interpello per sapere se sia applicabile anche ad un architetto la normativa sulle reti di impresa. 

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Architetti, serve norma su reti impresa

Nostri studi sono Pmi della conoscenza, sì a incentivi fiscali

ANSA
29 luglio 2015 

 

Governo e Parlamento "si muovano sulle reti d'impresa" per "rimuovere tutti gli ostacoli che ancora impediscono ai professionisti di accedere incentivi volti a favorire lo sviluppo degli studi, che altro non sono che Pmi della conoscenza e della competenza". Ad invocarlo il Consiglio nazionale degli architetti, all'indomani della presa di posizione dell'Agenzia delle Entrate, a cui i professionisti si erano si erano rivolti per sapere se fosse applicabile anche ad un architetto la normativa sulle reti di impresa. L'Agenzia ha specificato, si legge in una nota degli architetti, che "possono partecipare alle reti di impresa i professionisti iscritti al registro delle imprese - e quindi tutti i professionisti che hanno costituito una Stp (Società tra professionisti, ndr) - ma che è comunque necessario un intervento legislativo per prevedere l'applicazione di agevolazioni fiscali". Per l'ordine, perciò, la palla passa ora alle Istituzioni che "hanno, così, l'occasione per dimostrare di voler davvero rimuovere una anacronistica discriminazione nei confronti dei professionisti italiani che ha la sua origine nel considerare le professioni intellettuali altra cosa rispetto alle forze economiche del Paese, quasi fossero estranee alle necessità di investimento per lo sviluppo", si chiude la nota. 

 

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