casaeclima.com
24 luglio 2015
“El Valle Trenzado”, dell’architetto spagnolo Francisco Leiva Ivorra, è il progetto vincitore dell’edizione 2015 del Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”. Iniziativa - questa - che rappresenta uno degli eventi più importanti della omonima Biennale, giunta alla sua settima edizione, promossa dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Padova, in collaborazione con la Regione del Veneto, Cortina Turismo, l’Unione Internazionale degli Architetti (U.I.A.), il Consiglio degli Architetti d’Europa (C.A.E.) e con il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
Unanime il parere della Giuria Internazionale, presieduta da Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, che ha ritenuto il progetto emblematico nel risolvere i problemi ambientali, tipici della città contemporanea. Si tratta, infatti, di una grande autostrada pedonale che permette di connettere le due parti di Elche, in Spagna, separate dal fiume Vinalopò, che, come un solco nel terreno, divide la geometrica città creando una gravina profonda fino a 40 metri.
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Il premio Barbara Cappochin va all’autostrada pedonale del gruppo Aranea
Scelti i vincitori della settima edizione del concorso promosso dalla Fondazione e dall'Ordine degli Architetti di Padova
ppan.it
24 luglio 2015
Paola Pierotti
Una grande autostrada pedonale che riconnette due parti della cittadina di Elche, in Spagna, separate dal fiume Vinalopò. Il progetto “El Valle Trenzado” dell’architetto spagnolo Francisco Leiva Ivorra del grupo Aranea ha vinto l’edizione 2015 del Premio Internazionale di Architettura Barbara Cappochin.
Il progetto si è distinto per aver integrato paesaggio naturale e urbano, per aver coinvolto i cittadini in un processo di partecipazione attiva dando vita ad un vero laboratorio urbano. L’ecosistema naturale è stato lo spunto per la costruzione di un parco lineare che da cesura in cemento armato ricuce l’habitat tra città e abitanti. Un sistema di nastri crea percorsi naturali e si insinua nella città costruita.
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Premio Barbara Cappochin 2015 all'architetto spagnolo Francisco Leiva Ivorra
lavoripubblici.it
24 luglio 2015
"El Valle Trenzado" dell'architetto spagnoloFrancisco Leiva Ivorra è il progetto vincitore dell'edizione 2015 del Premio Internazionale di Architettura "Barbara Cappochin". Iniziativa - questa - che rappresenta uno degli eventi più importanti della omonima Biennale, giunta alla sua settima edizione, promossa dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall'Ordine degli Architetti della Provincia di Padova, in collaborazione con la Regione del Veneto,Cortina Turismo, l'Unione Internazionale degli Architetti(U.I.A.), il Consiglio degli Architetti d'Europa (C.A.E.) e con il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC).
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Vincitore del Premio regionale destinato alle opere realizzate in Veneto - istituito per la prima volta in questa edizione del Premio - è il "Progetto di riqualificazione urbana a Mestre"di Paolo Miotto e Mauro Sarti, Archipiùdue. Attuato mediante un Contratto di quartiere, il Progetto pedonalizza e collega diverse parti della periferia storica di Mestre, attraverso un processo partecipato che coinvolge i cittadini, ridisegnando con attenzione ed abilità, senza esibizioni formalistiche, gli spazi pubblici mestrini rigenerando l'habitat e valorizzando i vuoti urbani e l'esistente.
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Premi: 'Barbara Cappochin' ad architetto spagnolo Leiva Ivorra
Adnkronos/Labitalia
24 luglio 2015
'El Valle Trenzado', dell'architetto spagnolo Francisco Leiva Ivorra, è il progetto vincitore dell'edizione 2015 del Premio internazionale di architettura 'Barbara Cappochin'. Iniziativa, questa, che rappresenta uno degli eventi più importanti della omonima Biennale, giunta alla sua settima edizione, promossa dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall'Ordine degli architetti della provincia di Padova, in collaborazione con la Regione del Veneto, Cortina Turismo, l'Unione internazionale degli architetti (Uia), il Consiglio degli architetti d'Europa (Cae) e con il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.
Unanime il parere della giuria internazionale, presieduta da Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, che ha ritenuto il progetto emblematico nel risolvere i problemi ambientali, tipici della città contemporanea. Si tratta, infatti, di una grande autostrada pedonale che permette di connettere le due parti di Elche, in Spagna, separate dal fiume Vinalopò, che, come un solco nel terreno, divide la geometrica città creando una gravina profonda fino a 40 metri.
'El Valle Trenzado', si spiega, affronta ''in modo coraggioso e con un approccio integrato i rischi idrogeologici che caratterizzano il territorio; la relazione tra progetto naturalistico, paesaggistico ed architettonico; il coinvolgimento delle comunità cittadine per trasformare l'opera pubblica in una soluzione che cambia la vita urbana''. Vincitore del Premio regionale destinato alle opere realizzate in Veneto - istituito per la prima volta in questa edizione del Premio - è il 'Progetto di riqualificazione urbana a Mestre' di Paolo Miotto e Mauro Sarti (Archipiùdue). Attuato mediante un Contratto di quartiere, il Progetto pedonalizza e collega diverse parti della periferia storica di Mestre, attraverso un processo partecipato che coinvolge i cittadini, ridisegnando con attenzione ed abilità, senza esibizioni formalistiche, gli spazi pubblici mestrini rigenerando l'habitat e valorizzando i vuoti urbani e l'esistente.
La giuria ha assegnato, per la sezione internazionale, anche tre Menzioni d'onore rispettivamente a: 'Early childhood centre of 60 cribs' di Samuel Delmas, un centro di accoglienza per bambini ad Asnieres-sur-Seine, in Francia; 'Noie', di Ahiara Madoka, a cooperative house a Tokyo; nonché allo stesso Progetto vincitore del Premio regionale veneto. Menzione speciale al progetto 'Casa Rana', di Giancarlo Artese, Studio made in Earth (onlus), una residenza per bambini sieropositivi nella regione del Tamil Nandu, in India.
Per il Premio regionale, le menzioni d'onore sono andate a 'Progetto di recupero, a giardino e uso turistico-alberghiero, degli spazi esterni dell'Isola di Sacca Sessola, Venezia', di Laura Zampieri, e a 'Convento di Santa Croce', di Marcello Gailotto, a Canal Grande, Venezia. Per Giuseppe Cappochin, presidente della Fondazione Barbara Cappochin e dell'Ordine degli architetti della Provincia di Padova, ''la qualità dei progetti presentati e il loro contenuto dimostrano come gli architetti siano tornati a interessarsi dei problemi della comunità, confrontandosi con i cittadini per risolvere i loro bisogni". "E' questa una ulteriore dichiarazione di responsabilità - sottolinea - che la comunità professionale assume nei confronti della società civile, proponendo anche, con la sua predisposizione, preparazione e creatività, un valore aggiunto fuori da ogni programmazione: quello rappresentato dalla bellezza''.
''Una miniera di idee e progetti - commenta Leopoldo Freyrie, presidente degli architetti italiani - per il futuro dell'architettura. Per poter parlare di sviluppo e porre rimedi alle ferite e allo scempio inferto ai nostri territori dobbiamo tornare a credere nel progetto e nella sua capacità di innovazione. Come Consiglio nazionale crediamo nella missione di educare l'Italia alla bellezza e siamo impegnati a svolgere la nostra professione avendo come fine il benessere di chi vivrà negli spazi che disegniamo''.
Va segnalato che è ancora in svolgimento, sempre nell'ambito della Biennale, il concorso per la progettazione dei cinque 'Tavoli dell'architettura', tradizionale vetrina delle migliori cinquanta opere selezionate dalla giuria del Premio internazionale, la cui scadenza è fissata per il 27 luglio. Il concorso è riservato ai giovani architetti italiani che non abbiano compiuto il 40° anno di età, agli studenti iscritti al corso di laurea magistrale in Architettura e agli studenti del 4° e 5° anno del corso di laurea a ciclo unico in Ingegneria edile-Architettura. Il concorso ha il fine di far emergere i giovani professionisti, fortemente penalizzati dalla crisi in cui da anni versa il mercato della progettazione.
A Francisco Ivorra il Premio Cappochin
Il Gazzettino - Padova
24 luglio 2015
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