ANSA
30 giugno 2015
"La ripresa del comparto delle costruzioni passa attraverso la rigenerazione delle nostre città che si realizza con l'agevolazione dei programmi di sostituzione edilizia nelle periferie e con l'introduzione di semplificazioni amministrative". Questo il messaggio che Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, rivolge al premier Matteo Renzi, sottolineando che "abbiamo di fronte a noi un Paese da rifare", con "4 milioni di edifici a rischio terremoto, quasi 2 milioni costruiti a ridosso dei letti dei fiumi, 8 milioni di edifici da efficientare, quasi 6.000 borghi abbandonati per i quali va trovato un nuovo destino", alla prese con "il problema delle opere incompiute da affrontare in modo definitivo", nonché con "territori da risanare dalle ferite dell'abusivismo". E, mentre "la crisi delle costruzioni sta travolgendo sempre più aziende e professionalità fondamentali per il settore, nonché per la tenuta della nostra economia", la comunità degli architetti, aggiunge, "sta pagando un prezzo altissimo: non chiediamo assistenzialismo, ma l'introduzione di provvedimenti, affinché il mercato dell'edilizia torni ad essere efficiente e competitivo", conclude Freyrie.
Edilizia: architetti, per ripresa riuso servono nuovi strumenti normativi
AdnKronos
Labitalia
30 giugno 2015
"La ripresa del comparto delle costruzioni passa attraverso la rigenerazione delle nostre città che si realizza con l'agevolazione dei programmi di sostituzione edilizia nelle periferie e con l'introduzione di semplificazioni amministrative". Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti. Infatti, spiega "abbiamo di fronte a noi un Paese da 'rifare': 4 milioni di edifici a rischio terremoto; quasi 2 mln costruiti a ridosso dei letti dei fiumi; 8 mln di edifici da efficientare; quasi 6 mila borghi abbandonati per i quali va trovato un nuovo destino; il problema delle incompiute da affrontare in modo definitivo; territori da risanare dalle ferite dell'abusivismo".
Per fare ciò, aggiunge, "serve introdurre, ma serve farlo presto, nuovi strumenti normativi, e ci rivolgiamo al presidente Matteo Renzi che sembra aver colto l'urgenza di affrontare finalmente la crisi del settore, in grado di realizzare un piano strategico che affronti in modo articolato i temi del riuso, dell'efficientamento energetico e della rigenerazione degli spazi pubblici". Per il presidente del Consiglio degli Architetti, "serve, allora, una campagna di sostituzione edilizia nelle periferie, sostenuta da adeguate incentivazione, che sbloccherebbe sicuramente investimenti, pubblici e privati, e senz'altro produrrebbe il rilancio del settore, incidendo in modo determinante alla riqualificazione delle città. Solo così salvaguarderemo il territorio e miglioreremo la qualità della vita nelle città italiane, ma soprattutto solo così potremo agganciare veramente la ripresa".
La crisi delle costruzioni, conclude, "sta travolgendo, sempre più, aziende e professionalità fondamentali per il settore, ma che lo sono anche per la tenuta della nostra economia. La comunità degli architetti sta pagando un prezzo altissimo: non chiediamo assistenzialismo, ma l'introduzione di provvedimenti affinché il mercato dell'edilizia torni ad essere efficiente e competitivo".
ItaliaOggi
1 luglio 2015
«La ripresa del comparto delle costruzioni passa attraverso la rigenerazione delle nostre città che si realizza con l’agevolazione dei programmi di sostituzione edilizia nelle periferie e con l’introduzione di semplificazioni amministrative». Questo il messaggio che Leopoldo Freyrie rivolge al premier Matteo Renzi, sottolineando come in Italia ci siano «4 milioni di edifici a rischio terremoto, quasi 2 mln costruiti a ridosso dei letti dei fiumi, 8 mln di edifici da efficientare, quasi 6mila borghi abbandonati per i quali va trovato un nuovo destino.