Corriere del Trentino 
19 maggio 2015
Linda Pisani

 

La crisi investe anche l’ordine degli architetti. Ieri la questione è stata al centro dell’assemblea annuale: in sostanza, in sei anni si è perso il 40% del reddito professionale annuo. «Si deve avviare un ragionamento per una ridefinizione delle normative» ha spiegato il presidente Alberto Winterle. 

 

L’onda lunga della crisi sta per sommergere gli architetti? L’ordine professionale se l’è chiesto ieri durante l’assemblea annuale, occasione non solo per fare il punto della situazione sullo stato della professione in Trentino, tra lavori pubblici e urbanistica (era presente anche Carlo Daldoss, assessore provinciale all’urbanistica), ma anche — e si potrebbe dire soprattutto — per mettere in atto urgenti misure anticrisi. Tanto per intenderci la combinazione di crisi economica e l’inversione del ciclo edilizio ha comportato in sei anni (tra 2008 e 2013) la perdita del 40% reddito professionale annuo, tanto che nel 2013 il reddito medio è sceso a poco più di 17 mila euro. 

«E’ certamente un mestiere che si sta contraendo — ha detto il segretario dell’ordine di Trento Alessandro Franceschini — ce lo dicono i dati che per la prima volta vedono una diminuzione degli iscritti». 

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