Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
4 maggio 2015
Alessandro Arona
Un altro pezzo di Palazzo Chigi si sposta a Porta Pia insieme a Graziano Delrio. Il nuovo ministro delle Infrastrutture, in carica dal 2 aprile, ha ottenuto l'affidamento dalla presidenza del Consiglio dello specifico incarico di portare avanti la "quota" di semplificazione amministrativa (materia del ministro Marianna Madia) riguardante l'edilizia.
In sostanza, visto che la "partita" dei moduli unico è già chiusa - almeno a livello di Conferenza Unificata Stato-Regioni-Città (si veda il dossier di «Edilizia e Territorio» marzo 2015) - la questione aperta che passa a Delrio è quella dell'attuazione dell'articolo 17-bis dello Sblocca Italia (Dl 11 settembre 2014, n. 113, coordinato con la legge di conversione 11 novembre 2014, n. 164 , si veda a pagina 106 del pdf).
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L'obiettivo è cioè quello - molto sentito da imprese di costruzione, professionisti dell'edilizia e imprese immobiliari che non lavorino sul mercato di un solo comune - di eliminare l'attuale babele di regole diverse tra leggi regionali, regolamenti edilizi comunali, piani regolatori, interpretazioni dei singoli funzionari comunali. Un'esigenza - secondo una ricerca a campione condotta un anno fa dal Dipartimento Semplificazione di Palazzo Chigi - sentita anche dai semplici cittadini alle prese con le pratiche edilizie, perché la sovrapposizione di norme e interpretazioni, e la conseguente incertezza, generano tempi lunghi, contenziosi, corruzione.
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