Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
19 febbraio 2015
«Non basta aver posto fine alla bulimia burocratica, fonte di corruzione e di abusivismo: il nuovo Regolamento unico edilizio - fortemente voluto dagli architetti italiani - deve essere una fase importante delle politiche di RI.U.SO. per promuovere la Rigenerazione urbana sostenibile per le scuole, per il social housing e per i beni demaniali. Deve essere, quindi, un Regolamento edilizio sostenibile»
Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, intervenendo al convegno «Innovazione e semplificazione in edilizia: verso il regolamento edilizio unico», organizzato da Legambiente e da Eni e patrocinato dallo stesso Consiglio Nazionale.
«Quasi tutti gli 8mila regolamenti edilizi, finora vigenti, sono stati redatti secondo la logica della nuova edificazione, ma ora il processo legislativo sulla riduzione del consumo del suolo insieme alla necessaria sostenibilità ambientale, economica e sociale rendono indispensabile che il regolamento edilizio unico sia rivolto al RI.U.SO, cioè alla rigenerazione urbana sostenibile».
(…)
vai alla pagina web de Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio con il testo dell'articolo
Edilizia: Freyrie (Architetti), “il regolamento unico sia rivolto al RI.U.SO"
vai alla pagina web de ilghirlandaio.com con il testo dell'articolo
Architetti sull’edilizia. “Il regolamento unico sia rivolto al Ri.U.So”
vai alla pagina web di progettarearchitettura.it con il testo dell'articolo
Architetti, regolamento edilizio punti su riuso. Servirà per rigenerazione urbana, scuole, social housing e beni demaniali
ANSA
19 febbraio 2015
"Il nuovo regolamento unico edilizio, fortemente voluto dagli architetti italiani, deve essere una fase importante delle politiche di Ri.u.so., rigenerazione urbana sostenibile, per le scuole, per il social housing e per i beni demaniali. Deve essere, quindi, un Regolamento edilizio sostenibile". Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti intervenendo al convegno "Innovazione e semplificazione in edilizia: verso il regolamento edilizio unico". "Quasi tutti gli 8 mila regolamenti edilizi - ha spiegato Freyrie - finora vigenti, sono stati redatti secondo la logica della nuova edificazione, ma ora il processo legislativo sulla riduzione del consumo del suolo rende indispensabile che il regolamento edilizio unico sia rivolto al Ri.u.so.: in questo modo sarebbe finalmente più semplice l'introduzione del libretto degli edifici per la manutenzione, la sicurezza, l'abbattimento dei consumi energetici e la potenziale classificazione prestazionale degli immobili, fondamentale per il nostro Paese nel quale due edifici su tre sono in condizioni di degrado". "Se la sburocratizzazione del sistema amministrativo, finora poco efficiente - conclude Freyrie - rappresenta di per sé un elemento molto rilevante per ridare competitività è l'adozione del regolamento edilizio sostenibile a rappresentare la vera svolta per il mondo dell'edilizia e per i cittadini".
Edilizia: architetti, regolamento unico settore sia rivolto al riuso
Adnkronos/Labitalia
19 febbraio 2015
"Non basta aver posto fine alla bulimia burocratica, fonte di corruzione e di abusivismo: il nuovo Regolamento unico edilizio, fortemente voluto dagli architetti italiani, deve essere una fase importante delle politiche di riuso per promuovere la rigenerazione urbana sostenibile per le scuole, per il social housing e per i beni demaniali. Deve essere, quindi, un regolamento edilizio sostenibile". Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, intervenendo al convegno 'Innovazione e semplificazione in edilizia: verso il regolamento edilizio unico', organizzato da Legambiente e da Eni e patrocinato dallo stesso Consiglio nazionale.
"Quasi tutti gli 8mila regolamenti edilizi -ricorda- finora vigenti sono stati redatti secondo la logica della nuova edificazione, ma ora il processo legislativo sulla riduzione del consumo del suolo insieme alla necessaria sostenibilità ambientale, economica e sociale rendono indispensabile che il regolamento edilizio unico sia rivolto al riuso, cioè alla rigenerazione urbana sostenibile". ''In questo modo, sarebbe finalmente più semplice -avverte Freyrie- l'introduzione del libretto degli edifici per la manutenzione, la sicurezza, l'abbattimento dei consumi energetici e la potenziale classificazione prestazionale degli immobili, fondamentale per il nostro Paese nel quale due edifici su tre sono in condizioni di degrado, la metà di questi edificata in zona sismica prima della obbligatorietà delle norme antisismiche''.
''Se la sburocratizzazione del sistema amministrativo, finora poco efficiente, rappresenta di per sé un elemento molto rilevante per ridare competitività al Paese e semplificare il rapporto tra cittadino, professionista e pubblica amministrazione, è l'adozione del Regolamento edilizio sostenibile -sottolinea il presidente degli architetti- a rappresentare la vera svolta per il mondo dell'edilizia e per i cittadini che potranno contare su norme chiare e prestazionali, condivise su tutto il territorio nazionale e che favoriranno la qualità dell'abitare".
Edilizia: Freyrie (Architetti), il regolamento unico sia rivolto al RI.U.SO
AGENPARL
19 febbraio 2015
“Non basta aver posto fine alla bulimia burocratica, fonte di corruzione e di abusivismo: il nuovo Regolamento unico edilizio – fortemente voluto dagli architetti italiani – deve essere una fase importante delle politiche di RI.U.SO. per promuovere la Rigenerazione urbana sostenibile per le scuole, per il social housing e per i beni demaniali. Deve essere, quindi, un Regolamento edilizio sostenibile”.
Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, intervenendo al convegno “Innovazione e semplificazione in edilizia: verso il regolamento edilizio unico”, organizzato da Legambiente e da Eni e patrocinato dallo stesso Consiglio Nazionale.
“Quasi tutti gli 8mila regolamenti edilizi, finora vigenti, sono stati redatti secondo la logica della nuova edificazione, ma ora il processo legislativo sulla riduzione del consumo del suolo insieme alla necessaria sostenibilità ambientale, economica e sociale rendono indispensabile che il regolamento edilizio unico sia rivolto al RI.U.SO, cioè alla rigenerazione urbana sostenibile”. “In questo modo sarebbe finalmente più semplice l’introduzione del libretto degli edifici per la manutenzione, la sicurezza, l’abbattimento dei consumi energetici e la potenziale classificazione prestazionale degli immobili, fondamentale per il nostro Paese nel quale due edifici su tre sono in condizioni di degrado, la metà di questi edificata in zona sismica prima della obbligatorietà delle norme antisismiche.”
“Se la sburocratizzazione del sistema amministrativo, finora poco efficiente, rappresenta di per sé un elemento molto rilevante per ridare competitività al Paese e semplificare il rapporto tra cittadino, professionista e Pubblica Amministrazione, è l’adozione del Regolamento edilizio sostenibile a rappresentare la vera svolta per il mondo dell’edilizia e per i cittadini che potranno contare su norme chiare e prestazionali, condivise su tutto il territorio nazionale e che favoriranno la qualità dell’abitare.”
Edilizia. Architetti: regolamento unico sia rivolto al ri.u.so. L'adozione puo' rappresentare una vera svolta
DIRE
19 febbraio 2015
"Non basta aver posto fine alla bulimia burocratica, fonte di corruzione e di abusivismo: il nuovo Regolamento unico edilizio - fortemente voluto dagli architetti italiani - deve essere una fase importante delle politiche di Ri.U.So. per promuovere la Rigenerazione urbana sostenibile per le scuole, per il social housing e per i beni demaniali. Deve essere, quindi, un Regolamento edilizio sostenibile". Cosi' Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli Architetti, intervenendo al convegno 'Innovazione e semplificazione in edilizia: verso il regolamento edilizio unico', organizzato da Legambiente e da Enel e patrocinato dallo stesso Consiglio nazionale. "Quasi tutti gli 8mila regolamenti edilizi, finora vigenti, sono stati redatti secondo la logica della nuova edificazione, ma ora il processo legislativo sulla riduzione del consumo del suolo insieme alla necessaria sostenibilita' ambientale, economica e sociale rendono indispensabile che il regolamento edilizio unico sia rivolto al Ri.U.So, cioe' alla rigenerazione urbana sostenibile". In questo modo "sarebbe finalmente piu' semplice l'introduzione del libretto degli edifici per la manutenzione, la sicurezza, l'abbattimento dei consumi energetici e la potenziale classificazione prestazionale degli immobili, fondamentale per il nostro Paese nel quale due edifici su tre sono in condizioni di degrado, la meta' di questi edificata in zona sismica prima della obbligatorieta' delle norme antisismiche", prosegue Freyre. Se la sburocratizzazione del sistema amministrativo, "finora poco efficiente, rappresenta di per se' un elemento molto rilevante per ridare competitivita' al Paese e semplificare il rapporto tra cittadino, professionista e Pubblica Amministrazione, e'- conclude l'architetto- l'adozione del Regolamento edilizio sostenibile a rappresentare la vera svolta".