lavoripubblici.it
24 giugno 2016

 

L'affidamento di una prestazione professionale a titolo gratuito è legittima e deontologicamente/eticamente corretta?

A questa risposta stanno a provando a rispondere le parti interessate alla proposta di delibera con la quale il dirigente del Settore Pianificazione del Comune di Catanzaro, arch. Giuseppe Lonetti, ha previsto la redazione del Piano Strutturale Comunale (P.S.C.), ricorrendo ad apporti professionali esterni prestati a titolo gratuito a favore dell'Ente.

La vicenda, iniziata nel mese di febbraio (leggi articolo), ha visto l'intervento della Corte dei Conti che, trascurando alcune decisioni dell’ex Autorità di Vigilanza sui Contratti pubblici (oggi Anticorruzione) che in passato avevano fatto ritirare bandi di questa natura e al Codice Deontologico di alcune professioni ordinistiche (come quello degli Architetti che definisce “pratica concorrenziale scorretta e distorsiva dei normali equilibri del mercato” la richiesta di compensi palesemente sottostimati o l’assenza stessa di compensi), ha dato il via libera al bando proponendo la tesi per la quale non solo l'offerta di gratuita prestazione non va ad inficiare l’obbligo della necessaria selezione tecnica, ma, addirittura, che l’indiretto vantaggio, anche economico, discendente dall’aver conseguito uno specifico incarico professionale, anche se gratuito, concorrerà ad accrescere il prestigio professionale e la notorietà da parte del progettista.

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