Il Sole 24Ore
9 maggio 2015
Gianni Trovati
Quando affidano i servizi di manutenzione dei loro immobili, le Pubbliche amministrazioni devono utilizzare il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, e non quello del prezzo più basso perché quest’ultimo non è adatto ai servizi complessi dal punto di vista tecnico e organizzativo.
L’indicazione arriva dall’Autorità anticorruzione, che nella determinazione 7/2015 diffusa ieri traccia le Linee guida per i contratti pubblici sulla manutenzione degli immobili. L’analisi proposta dall’Anac parte dal fatto che questo tipo di contratti è caratterizzato da un mix di attività diverse, che rientrano sia nel campo dei servizi (per esempio la gestione degli impianti) sia in quello dei lavori (manutenzioni, riparazioni e così via).
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