Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio - settimanale
4 maggio 2015
Mauro Salerno
Anche le concessioni di lavori pubblici e gli incarichi di progettazione sopra i centomila euro rientrano a pieno titolo negli interventi da affidare in forma aggregata da parte dei Comuni non capoluogo. È questa una delle interpretazioni più rilevanti che arriva dall’Anac, all’interno di una nuova determinazione sull’obbligo di centralizzare gli acquisti che scatterà il primo settembre 2015 sia per i lavori che per i servizi (articolo 33, comma 3-bis del codice appalti).
La bozza di provvedimento è stata messa in consultazione dall’Autorità fino al 29 maggio. Analizzati ed eventualmente recepiti i suggerimenti arrivati dagli operatori, il provvedimento diventerà poi definitivo. Al centro della questione c’è l’obbligo per i Comuni non capoluogo di centralizzare gli acquisti di beni e servizi attraverso forme di aggregazione tra enti (unioni, consorzi, convenzioni) o passando per un soggetto aggregatore o una Provincia.
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ANAC: anche le gare di progettazione sopra i 100 mila euro saranno centralizzate
In consultazione fino al 29 maggio le istruzioni in vista dell’obbligo di centrali di committenza per tutti i comuni
edilportale.com
5 maggio 2015
Paola Mammarella
Le regole sugli appalti centralizzati si applicano anche all’affidamento dei servizi di progettazione sopra i 100 mila euro. Il chiarimento è arrivato dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) con una bozza di determinazione posta in consultazione fino al 29 maggio.
Prima di iniziare la sua panoramica, l’Anac precisa che la riconducibilità dell’acquisto alla nozione di appalto pubblico subirà diverse modifiche per effetto del recepimento della nuova direttiva 2014/24/UE.
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I chiarimenti Anac sugli appalti centralizzati
Secondo l’Anac, I Comuni non capoluogo devono aggregarsi per affidare servizi di ingegneria e architettura di importo pari o superiore a 100 mila euro.
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