Il Sole 24Ore Progetti e Concorsi
14 dicembre 2013
Paola Pierotti
Diciassette anni di attività, 10 opere realizzate in Italia e 60 negozi nel mondo, un fatturato sui 2 milioni di euro. Quattro soci e sei associati che da gennaio diventeranno 11, in tutto 35 persone. Sono i numeri che descrivono il lavoro dello studio milanese Piuarch guidato dai cinquantenni Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini e Monica Tricario. A loro è stata assegnata la prima edizione del Premio «Architetto italiano» promosso dal Consiglio nazionale degli architetti. Piuarch è decollato in quegli anni in cui tanti colleghi coetanei hanno tentato la scalata (pochi con successo). «Ci siamo concentrati molto sul lavoro, abbiamo avuto la fortuna di costruire - spiegano gli architetti - quando in giro c'era molta architettura di carta. Non abbiamo investito per stringere relazioni forti con le lobby né con l'accademia».
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Italiano all'estero: Barozzi è il «giovane talento» 2013
Il Giovane talento dell'architettura italiana 2013 è un italiano all'estero. Si chiama Fabrizio Barozzi, classe 1976, di Rovereto con uno studio a Barcellona (Ebv estudio barozzi veiga). Il suo percorso è rappresentativo di tante storie di trentenni che hanno deciso di lasciare il Paese e di confrontarsi con la realtà internazionale. Barozzi ha già vinto molti concorsi e costruito tre opere importanti, due in Spagna (una cantina e un auditorium) e a inizio anno inaugurerà la Filarmonica di Szczecin in Polonia.
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Migliori 9 anni fa. E anche oggi. Progetti e Concorsi «talent scout»: aveva visto giusto
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