La II Commissione Giustizia, dopo la pausa estiva ha iniziato l’esame del disegno di legge, già approvato dal Senato, relativo al recepimento delle direttive comunitarie su appalti e concessioni, che ridisegnerà l’intero sistema pubblico degli appalti di lavori, forniture e servizi.
Il testo all'esame della Camera, contiene numerose novità, tra cui vanno evidenziati in particolare:
- valorizzazione della fase progettuale mediante la promozione qualità architettonica/tecnico-funzionale, ricorso all'appalto integrato solo per lavori ad alto tasso innovativo, messa a gara del progetto esecutivo ed esclusione del massimo ribasso per affidare servizi d’ingegneria/architettura e tecnici;
- trasparenza e tracciabilità delle procedure di gara anche al fine di evitare corruzione e conflitti d'interesse, tramite unificazione banche dati presso ANAC, tassatività dei casi di procedura negoziata senza bando, conti dedicati, sistema di penalità e premialità;
- offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV) quale regola generale di aggiudicazione, lasciando la possibilità del massimo ribasso solo in casi eccezionali tassativamente previsti;
- semplificazione del sistema di validazione dei progetti stabilendo la soglia di importo sotto la quale la validazione è competenza del responsabile unico del procedimento e vietando lo svolgimento contemporaneo dell'attività di validazione con quella di progettazione;
- favorire l’accesso al mercato dei contratti pubblici per giovani professionisti, piccole e medie imprese di nuova costituzione, vietando aggregazioni artificiose dei contratti e prevedendo la suddivisione in lotti adeguati alle micro, piccole e medie imprese.
Il testo, successivamente all'esame della Camera e una volta divenuto legge, avrà la finalità di riordino della normativa vigente in materia di contratti pubblici mediante un decreto legislativo.