la Repubblica 
3 maggio 2016
Mariachiara Giacosa

 

Sarà il presidente dell’Ordine degli architetti, Massimo Giuntoli, a moderare l’incontro organizzato dalla Fondazione di Torino con i candidati sindaco oggi, alle 18, al Toolbox di via Agostino da Montefeltro. Ognuno avrà a disposizione 5 minuti per raccontare la propria idea di città e rispondere alle sollecitazioni che gli architetti hanno raccolto in un documento sul futuro di Torino e dell’area metropolitana.

Giuntoli, che cosa vi aspettate dagli aspiranti sindaci?

«Chiediamo confronto e attenzione. Le elezioni sono un momento di programmazione importante: puntiamo ad essere al centro di promesse e di fatti concreti perché le città le fanno gli architetti, e pensiamo sia giusto che i sindaci parlino di architettura. Il nostro ruolo non va limitato ai risvolti tecnici, ma inserito nel contesto sociale e culturale delle trasformazioni urbane. Vogliamo essere interlocutori privilegiati nelle scelte urbanistiche, per quelle “macro” che riguardano la città che cambia, tra rallentamento demografico e modifica della sua destinazione d’uso: da industriale, a post-industriale, verso la città della cultura, del turismo e dell’innovazione».

(...)

Che strumenti può mettere in campo l’amministrazione per coinvolgere gli architetti ?

«Abbiamo una serie di proposte. Chiediamo agli enti pubblici di fare concorsi di idee, almeno due all’anno e altri due riservati ai giovani. Negli anni si è consolidata la pratica della gara, che però pone molti paletti – economici, di “carriera” - e di fatto esclude i giovani. Se per l’amministrazione comunale la qualità architettonica è strategica, allora occorre metterla al centro. E oggi mettiamo le basi per farlo nei prossimi 5 anni».

(...)

 

Mappa del sito