Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
18 novembre 2015
Massimo Frontera e Giuseppe Latour 

 

Stretta sui lavori effettuati nelle chiese e negli altri edifici di culto

Quando sono finanziati con denaro pubblico andranno sempre gestiti con le procedure del Codice appalti. E le relative gare saranno centralizzate: dovranno essere, infatti, condotte dai provveditorati, che svolgeranno la funzione di stazione appaltante. È quanto prevede un emendamento appena depositato dalle due relatrici della legge di Stabilità al Senato: Magda Angela Zanoni e Federica Chiavaroli.

L'emendamento modifica l'articolo 21 del testo e punta, anzitutto, a risolvere tutti quei casi nei quali il ricorso a procedure ad evidenza pubblica era in dubbio. La riparazione e la ricostruzione, finanziata con risorse pubbliche, di chiese ed edifici destinati ad attività di culto sarà da adesso in poi sempre considerata lavoro pubblico e seguirà le regole del Codice appalti. Ma non solo. Arriva anche una sorta di centralizzazione delle procedure, in chiave di trasparenza. 

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