Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio 
22 maggio 2017
Giuseppe Latour e Mauro Salerno

 

Analizzando il testo le novità sono diverse. Qualche importante correzione è arrivata sulla norma che rimodula il massimo ribasso, ampliando il suo raggio d'azione da uno a due milioni. Per utilizzare il criterio del prezzo più basso sarà necessario utilizzare una procedura ordinaria (che per il Mit include anche le ex trattative private, anche se su questo punto potrebbe arrivare un chiarimento formale) e mandare in gara un esecutivo. Non solo: l'utilizzo del metodo antiturbativa per escludere le offerte anomale diventa una facoltà nelle mani della pubblica amministrazione. Altra correzione importante riguarda il sottosoglia: salgono a dieci le imprese da invitare sotto i 150mila euro e a 15 tra 150mila euro e un milione nei lavori, restano a cinque sotto i livelli Ue nei servizi.

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Compensi solo con i parametri per i progettisti 

La novità chiave, attesa da anni dal settore, riguarda il decreto parametri. Le tabelle del ministero della Giustizia, necessarie a calcolare gli importi da porre a base delle gare di progettazione, dovranno essere infatti utilizzate dalle stazioni appaltanti nella costruzione dei loro bandi. Finora la decisione era lasciata alla discrezionalità della Pa. Un'altra correzione interviene per blindare i professionisti sul fronte dei compensi. «Le stazioni appaltanti – dice il correttivo - non possono subordinare la corresponsione dei compensi relativi allo svolgimento della progettazione e delle attività tecnico-amministrative ad essa connesse all'ottenimento del finanziamento dell'opera progettata». Misura importante, infine, anche sul fronte dei concorsi di progettazione dove vengono semplificate le procedure. (...)

Meno trasparenza sotto 40mila euro 

Appalti, incarichi e consulenze fino a 40mila euro perdono invece il paletto a presidio della trasparenza previsto dalle recenti linee guida approvate dall’Anac di Raffaele Cantone. Per garantire un minimo di concorrenza l’Anticorruzione aveva "suggerito" di chiedere almeno due preventivi prima di assegnare gli incarichi, che in questa fascia di importo sono attribuibili in via fiduciaria dai dirigenti delle Pa. Come richiesto da Comuni e Regioni ,il correttivo archivia la proposta di Cantone e cancella anche l’obbligo di motivare la scelta dell'affidamento diretto. (...)

 

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