Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio - settimanale
8 aprile 2017
Mauro Salerno

 

Quattro modifiche sono praticamente imposte. Altre sono molto probabili. Incassato il parere del Parlamento, il decreto correttivo degli appalti viaggia ora spedito verso l'ultima approvazione in Consiglio dei ministri. Dovrà avvenire entro questa settimana, probabilmente già martedì 11, per non perdere l'appuntamento con la Gazzetta del 19 aprile.

I tecnici del Mit sono già al lavoro per definire l'assetto finale da dare al decreto. Di alcune richieste di correzione, in particolare, non si potrà non tenere conto. Riguardano i tre punti segnalati fuori delega dal Parlamento sull'appalto integrato per gli interventi urgenti, la terna facoltativa nei subappalti e le deroghe sui lavori in house dei concessionari. A questo pacchetto si aggiungono anche le due prescrizioni arrivate dal Consiglio di Stato in materia di Ppp. Una riguarda la conferma del tetto al 30% per il contributo pubblico (che cancella la possibilità di innalzamento al 49% pure sostenuta dal ministro Graziano Delrio), l'altra i lavori in house delle concessionarie (in sovrapposizione con il Parlamento).

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