Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
24 marzo 2017
Alessandro Arona
Interventi coordinati di riqualificazione energetica sulle sedi delle grandi banche e sugli immobili a uffici dei grandi gestori immobiliari (fondi, assicurazioni, enti previdenziali), effettuati sul 20% di edifici più mal messi (con i maggiori consumi) potrebbero portare a risparmi pari a oltre il 40% della spesa energetica. Con investimenti (per l'intervento edilizio) ammortizzabili grazie ai risparmi in circa 11 anni e mezzo, senza incentivi fiscali. Con gli incentivi - ove normativamente utilizzabili - il tempo di pay back sarebbe addirittura dimezzato.
Per altre categorie di immobili terziari (alberghi, RSA, centri commerciali, immobili per la logistica), gestiti sempre da grandi proprietari e gestori, gli investimenti per la riqualificazione (sempre sul 20% più energivoro), si ripagherebbero in ancora meno tempo, 9,6 anni senza incentivi.
Sono i dati più interessanti dello studio «Patrimoni edilizi di fondi immobiliari, istituti di credito, assicurazioni e enti previdenziali» realizzato dal Cresme per ReBuilding Network e presentato giovedì 23 marzo a Milano in un seminario a porte chiuse riservato agli operatori del settore (a cui «Edilizia e Territorio» ha potuto partecipare). (...)