Il Sole 24Ore
9 marzo 2017
Mariano Maugeri
C’è un materiale rapido, veloce e sicuro al 100% con cui ricostruire le zone terremotate dell’Appennino centrale: il legno.
Pochi ne parlano, molti fanno finta di non vedere, altri glissano. Il paradosso? Le costruzioni in legno ci sono eccome, ma in zone a sismicità molto bassa o nulla. A Milano, in via Quinto Cenni, dalle parti di San Siro, l’architetto Fabrizio Rossi Prodi si è voluto misurare con la prova più ardua: alzare due grattacieli di nove piani costruiti completamente in legno. Operazione riuscita grazie al committente, il Comune di Milano, che su ognuna di queste torri di 27 metri “montata” in 28 giorni - ventotto - ha concentrato simbolicamente l'approccio meneghino al social housing, grande qualità architettonica - si ispirano volutamente alla Torre Velasca - e prezzi più che contenuti (950 al metro quadro).
(...) Ceccotti avrebbe dovuto essere accolto in Italia con fanfare e riconoscimenti pubblici. Invece, alla scadenza naturale del suo contratto, gli fu vietato di continuare a collaborare con il Cnr anche a titolo gratuito. Regole lungimiranti che valgono per tutti i docenti. A finanziare la ricerca in questione fu Trentino Sviluppo, una partecipata della Provincia autonoma allora guidata da Lorenzo Dellai. E ora al centro di ricerca Ivalsa di San Michele all’Adige (le altre due sedi sono in Toscana e in Sicilia) ammettono che dopo l’addio per raggiunti limiti di età del professore le ricerche sul legno «procedono meno speditamente di un tempo».
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