Il Giornale
7 marzo 2017
Alessia Albertin

 

Il terremoto che ieri sera ha fatto tremare la Svizzera si è sentito anche in Lombardia.

Tanta la paura nei paesini vicino al confine, ma i pericoli maggiori potrebbero nascondersi proprio a Milano.

Bruno Finzi, il presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Milano, punta il dito contro gli edifici del capoluogo meneghino e avverte: non sono sicuri perché sono stati costruiti "al risparmio".

"Anche Milano non è esente dal rischio sismico - è il monito di Bruno Finzi - Lo sappiamo e per questo è necessaria la prevenzione e la messa in sicurezza degli edifici costruiti al "risparmio" come quelli del dopoguerra fino agli anni 70". (...)

In pericolo, non ci sono solo le abitazioni dei privati, ma anche palazzi pubblici, comprese le scuole. Gli interventi, infatti, precisa il presidente dell'ordine, sono necessari "sia per gli edifici privati, sia per quelli pubblici, in primis le scuole."

Fa eco Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori: "È indubbio che in Italia sia, fino ad oggi, mancata la cultura della prevenzione e della manutenzione. Prova ne è la mancanza di investimenti, o quanto meno la loro frammentazione che non ha dato i risultati sperati, per la messa in sicurezza dei territori e degli edifici pubblici e privati che è emersa in tutta la sua drammaticità, come già in passato, anche in occasione degli eventi sismici di questi ultimi mesi", ha dichiarato Cappochin, intervenendo al convegno 'Resilienza e sicurezza. Per i territori e per le città'. "Se è chiaro che il patrimonio culturale vada necessariamente preservato -conclude l'architetto - per quanto riguarda più in generale il patrimonio edilizio, la prevenzione non può che rappresentare un binomio indissolubile con la rigenerazione".

 

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