casaeclima.com 
7 marzo 2017

 

Dopo il via libera della commissione Lavoro della Camera, il Jobs Act per il lavoro autonomo è ora all'esame dell'Aula di Montecitorio. A seguito di un ciclo di audizioni, tra cui quella di Confprofessioni, che si è svolto nei mesi scorsi, la commissione Lavoro ha approvato una serie di emendamenti relativi agli articoli 5 (atti pubblici delegati alle professioni) 6 (protezione sociale delle professioni) e 10 ( semplificazione della sicurezza sul lavoro) del disegno di legge.

L'articolo 5, ponendosi l'obiettivo di semplificare l'attività delle amministrazioni pubbliche e di ridurne i tempi di produzione, delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi in materia di "rimessione di atti pubblici alle professioni organizzate in ordini e collegi". Dovranno essere in primo luogo individuati gli atti delle amministrazioni pubbliche che possono essere delegati alle professioni, sulla base del loro "carattere di terzietà". Il tutto nel rispetto delle norme sulla privacy e senza "determinare condizioni di conflitto di interesse".

STOP AL RUOLO SUSSIDIARIO E AL FASCICOLO DEL FABBRICATO. Un altro emendamento approvato sopprime la lettera b) del comma 1 dell'art. 5 che prevedeva il “riconoscimento del ruolo sussidiario delle professioni ordinistiche, demandando agli iscritti l’assolvimento di compiti e funzioni finalizzati alla deflazione del contenzioso giudiziario e ad introdurre semplificazioni in materia di certificazione dell’adeguatezza dei fabbricati alle norme di sicurezza ed energetiche, anche attraverso l’istituzione del fascicolo del fabbricato”.

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