Il Sole 24Ore
7 marzo 2017
Francesca Barbieri, Bianca Lucia Mazzei, Valeria Uva
Calo delle vocazioni di oltre il 40% per commercialisti e ingegneri
Giovani sempre più in fuga dalle professioni. In dieci anni i candidati agli esami di abilitazione sono scesi di un terzo, con commercialisti, ingegneri e architetti a registrare i cali maggiori. Aumenta invece il numero complessivo degli iscritti.
A certificarlo è il Miur sui risultati degli esami di abilitazione per oltre 20 categorie: i candidati sono calati di quasi un terzo (-31%) in un decennio, dai 79mila del 2006 ai 55mila del 2015, anno in cui i promossi sono stati poco più di 42mila, in caduta del 28%. (...)
Effetti sulle iscrizioni
Un lento declino che non si è ancora tradotto sullo “stock” degli iscritti complessivi agli Albi, addirittura in aumento fino a 1,6 milioni (+22%) in 10 anni, secondo i dati forniti dai singoli Ordini. Le ragioni sono da rintracciare nell’allungamento dell’età lavorativa e nelle poche cancellazioni anche di chi non è più attivo. (...)
I cali maggiori
Ma l’emorragia in alcune categorie non riguarda solo i giovani. Per la prima volta nel 2016 gli architetti registrano un saldo negativo: 4.612 i neoiscritti a fronte di oltre 4.800 cancellazioni. Un addio obbligato per molti. «Il 40% dei nostri professionisti guadagna meno di 9mila euro» commenta Paolo Malara, responsabile per il Consiglio nazionale dell’accesso. Eppure i numeri restano alti: «Rispetto ai 150mila architetti italiani, in Francia e Regno Unito se ne contano 30mila».
(...)
Redditi bassi e concorrenza
La grande corsa agli Albi, quella che ha caratterizzato gli anni a cavallo del nuovo Millennio, si è fermata
Il Sole 24Ore
7 marzo 2017
Maria Carla De Cesari
(...) Le professioni non costituiscono più come qualche anno fa uno sbocco alternativo per laureati e giovani specializzati che trovavano nell’abilitazione un’àncora di salvataggio rispetto alla crisi occupazionale del lavoro subordinato.
In questi anni - la prova è nelle statistiche delle Casse di previdenza - le giovani generazioni entrate negli Albi hanno raggiunto compensi vicini alla soglia di sopravvivenza - 10-20mila euro di reddito - e questo dà l’idea di come l’investimento nella libera professione sia una scommessa difficilissima. In questo senso, la disaffezione e l’allontanamento dei giovani hanno il sapore di chi, realisticamente, prende atto di un mondo che offre ai nuovi poche chance, se non a prezzo di lunghissimi anni di dedizione.
I dati relativi ai candidati all’abilitazione per diventare commercialista, architetto e ingegnere sono esplicativi: gli iscritti all’esame di Stato sono crollati di oltre il 40% tra il 2006 e il 2016. Anche una professione forte come quella dell’ingegnere non sfugge a questa dinamica, nonostante l’abilitazione non richieda, in questo caso, la preventiva frequenza di un tirocinio professionale e sia stata vissuta, fino a qualche anno fa, come il naturale corollario della laurea. (...)