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1 febbraio 2017
Milena Rettondini
Le chiamano le città fantasma della Cina e nessuno sa esattamente quante siano. Kangbashi, una nuova estensione di Ordos City, cittadina di circa un milione e mezzo di abitanti, è una di queste. Un cantiere iniziato nel 2003 e mai terminato, che ha visto sorgere in 350 chilometri quadri alle porte del deserto del Gobi numerosi grattacieli, spazi commerciali e residenze e uno stadio da 35mila posti. Non è una zona isolata, ma una regione della Mongolia Interna in cui negli ultimi dieci anni è transitata anche la grande architettura internazionale. E’ diventato realtà il museo firmato dallo studio Mad Architects e per queste zone è stata indetta la call internazionale “Ordos 100” nel 2008, che ha visto protagonisti cento studi di architettura selezionati da Herzog & de Meuron insieme all’artista cinese Ai Wei Wei, ingaggiati per progettare un’ampia zona residenziale con annessi servizi, dai ristoranti alle gallerie d’arte. A otto anni di distanza però solo pochissime di queste strutture risultano realizzate.
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