Corriere della Sera
15 gennaio 2017
In una lettera al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Giuseppe Cappochin, chiede di «annullare in autotutela» la nomina di un ingegnere, Paolo Iannelli, come soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma in Centro Italia. Cappochin chiede al ministro di nominare al suo posto «un dirigente o un funzionario architetto».
Recupero post-sisma dei beni culturali, CNAPPC: ‘no ad un Sovrintendente ingegnere’
edilportale.com
17 gennaio 2017
Alessandra Marra
(...) A chiederlo il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti (CNAPPC) Giuseppe Cappochin, in una lettera inviata al Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, dopo aver effettuato un accesso agli atti che hanno portato alla nomina dell’ ingegner Paolo Iannelli come Soprintendente speciale.
Recupero beni culturali: competenza esclusiva architetti
La nomina è finalizzata a coordinare tutti gli interventi di consolidamento e restauro dei beni culturali, nonché la conservazione dell’integrità storico ed artistica degli edifici tutelati; di conseguenza per il Presidente degli architetti “appare inconcepibile che un Ministero, che dovrebbe tutelare e garantire messa in sicurezza, consolidamento e restauro di beni culturali affidi tali attività a ingegneri che non posseggono le adeguate competenze professionali che sono, invece, proprie della figura di architetto”. (...)
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Soprintendente aree colpite dal sisma: Capocchin chiede l’annullamento della nomina
lavoripubblici.it
17 gennaio 2017
Il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Giuseppe Cappochin, in una lettera inviata al Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini chiede di “Valutare la possibilità di un annullamento in autotutela della nomina del Sovrintendente Speciale aree Sisma Centro Italia - assegnato recentemente ad un ingegnere - e nominare, invece, per tale incarico un Dirigente o un Funzionario Architetto”.
La nota fa seguito alla nomina dell’ingegner Paolo Iannelli a Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma: nomina finalizzata a coordinare tutti gli interventi di consolidamento e restauro dei beni culturali, nonché la conservazione dell’integrità storico ed artistica degli edifici tutelati.
“Appare inconcepibile - si legge nella lettera - che un Ministero, che dovrebbe tutelare e garantire messa in sicurezza, consolidamento e restauro di beni culturali affidi tali attività a ingegneri che non posseggono le adeguate competenze professionali che sono, invece, proprie della figura di architetto”.
(...)
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Ricostruzione, Cappochin: no alla nomina di un ingegnere a Soprintendente speciale
architetto.info
17 gennaio 2017
Il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Giuseppe Cappochin, ha chiesto di valutare l’annullamento in autotutela della nomina di un ingegnere, Paolo Iannelli, a Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma nel Centro Italia, proponendo come sostituzione per tale incarico un Dirigente o un Funzionario Architetto.
La richiesta arriva in una lettera inviata al ministero del Beni culturali, Dario Franceschini, dopo aver effettuato un accesso agli atti da cui sono emerse le ragioni che hanno portato alla nomina dell’ingegner Paolo Iannelli a Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma: nomina finalizzata a coordinare tutti gli interventi di consolidamento e restauro dei beni culturali, nonché la conservazione dell’integrità storico ed artistica degli edifici tutelati. (...)
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Post sisma: nomina di un ingegnere a sovrintendente speciale ai Beni Culturali
edilia2000.it
17 gennaio 2017
Qui di seguito la lettera dell’Arch. Giuseppe Cappochin inviata a un Ministro che dovrebbe essere più che edotto sulle vere e indispensabili qualifiche professionali dei suoi alti collaboratori.
Cappochin conferma comunque la sua disponibilità ad affrontare in un incontro il tema sollevato, sottolineando tuttavia la necessità del rigoroso rispetto delle prescrizioni di legge sulle competenze professionali degli architetti. (...)
Nella lettera, Cappochin ricorda che “avevano risposto per quella selezione 3 dirigenti architetti, 12 funzionari di cui 9 architetti, 2 storici dell’arte ed 1 ingegnere, nonché 2 professionalità esterne ma che dai verbali della Commissione risultano essere stati utilizzati una serie di criteri di valutazione definiti, ex post, tra cui quello che prevedeva che il candidato “debba aver maturato un esperienza centrata in particolare nel settore della gestione delle emergenze per il patrimonio culturale a seguito di calamità culturali”. Criterio questo definito ex post - sottolinea con forza il presidente degli architetti italiani - che sembra essere stato appositamente introdotto per la figura dell’ingegner Iannelli, l’unico a possederlo”.
Beffarda, infine, la decisione di non considerare la candidatura dei tre dirigenti architetti, motivandola sul presupposto che “l'incarico dirigenziale di Sovrintendente speciale avrebbe creato una carenza di organico nelle posizioni dirigenziali ad essi tuttora attribuite”.
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Beni Culturali: il CNAPPC chiede di annullare la nomina di un ingegnere a Sovrintendente Speciale
ingenio-web.it
16 gennaio 2017
(...) Lo chiede il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Giuseppe Cappochin, in una lettera inviata al Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, dopo aver effettuato un accesso agli atti da cui sono emerse le ragioni che hanno portato alla nomina dell’ingegner Paolo Iannelli a Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma: nomina finalizzata a coordinare tutti gli interventi di consolidamento e restauro dei beni culturali, nonché la conservazione dell’ integrità storico ed artistica degli edifici tutelati. “Appare inconcepibile - si legge nella lettera - che un Ministero, che dovrebbe tutelare e garantire messa in sicurezza, consolidamento e restauro di beni culturali affidi tali attività a ingegneri che non posseggono le adeguate competenze professionali che sono, invece, proprie della figura di architetto”. (...)
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Terremoto: architetti, Franceschini annulli nomina ingegnere a sovrintendente
AdnKronos
14 gennaio 2017
Non si placano le polemiche tra ordini professionali, in particolare tra architetti e ingegneri, in merito alle competenze per la ricostruzione nelle aree del sisma che ha colpito il centro Italia. Gli architetti sono sul piede di guerra e scrivono al ministro Dario Franceschini per rivendicare ad un loro professionista il ruolo di sovrintendente speciale che invece è stato assegnato a un ingegnere.
Gli architetti chiedono di "valutare la possibilità di un annullamento in autotutela della nomina del Sovrintendente Speciale aree Sisma Centro Italia, assegnato recentemente ad un ingegnere e nominare, invece, per tale incarico un Dirigente o un Funzionario Architetto".
A parlare è il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Giuseppe Cappochin, in una lettera inviata al ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini. Cappochin, prima di indirizzarsi a Franceschini, ha effettuato "un accesso agli atti da cui sono emerse le ragioni che hanno portato alla nomina dell'ingegnere Paolo Iannelli a Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma: nomina finalizzata a coordinare tutti gli interventi di consolidamento e restauro dei beni culturali, nonché la conservazione dell'integrità storico ed artistica degli edifici tutelati".
"Appare inconcepibile - si legge nella lettera - che un ministero, che dovrebbe tutelare e garantire messa in sicurezza, consolidamento e restauro di beni culturali affidi tali attività a ingegneri che non posseggono le adeguate competenze professionali che sono, invece, proprie della figura di architetto". "E' noto, infatti - sottolinea il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti - che relativamente agli immobili vincolati sussiste competenza esclusiva per gli architetti dal momento in cui si prevede, che 'le opere di edilizia civile che presentano carattere artistico ed il restauro e il ripristino degli edifici contemplati dalla legge 20 giugno 1909, numero 364, per l'antichità e le belle arti, sono di spettanza della professione di Architetto, ma la parte tecnica può essere compiuta tanto dall'Architetto quanto dall'Ingegnere'".
La parte tecnica tuttavia, "risulta del tutto residuale - prosegue Cappochin - poiché le ulteriori lavorazioni strutturali ed impiantistiche rientranti nell'edilizia civile propriamente intesa necessitano sempre e comunque della verifica professionale dell'architetto. A questo proposito, va ricordata la sentenza del Consiglio di Stato che riconosce agli architetti la competenza esclusiva anche riguardo alla 'parte tecnica' degli immobili vincolati". Nella lettera, Cappochin ricorda che "avevano risposto per quella selezione 3 dirigenti architetti, 12 funzionari di cui 9 architetti, 2 storici dell'arte ed 1 ingegnere, nonché 2 professionalità esterne ma che dai verbali della Commissione risultano essere stati utilizzati una serie di criteri di valutazione definiti, ex post, tra cui quello che prevedeva che il candidato 'debba aver maturato un esperienza centrata in particolare nel settore della gestione delle emergenze per il patrimonio culturale a seguito di calamità culturali'".
"Criterio questo definito ex post - sottolinea con forza il presidente degli architetti italiani - che sembra essere stato appositamente introdotto per la figura dell'ingegnere Iannelli, l'unico a possederlo". Beffarda, infine, per il rappresentante degli architetti, la decisione di non considerare la candidatura dei tre dirigenti architetti, motivandola sul presupposto che "l'incarico dirigenziale di Sovrintendente speciale avrebbe creato una carenza di organico nelle posizioni dirigenziali ad essi tuttora attribuite".
Cappochin conferma comunque la sua disponibilità ad affrontare in un incontro il tema sollevato, sottolineando tuttavia la necessità del rigoroso rispetto delle prescrizioni di legge sulle competenze professionali degli architetti.
Terremoto, architetti a Franceschini: No a ingegnere sovrintendente
ITALPRESS
14 gennaio 2017
"Valutare la possibilita' di un annullamento in autotutela della nomina del Sovrintendente Speciale aree Sisma Centro Italia - assegnato recentemente ad un ingegnere - e nominare, invece, per tale incarico un Dirigente o un Funzionario Architetto". Lo chiede il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Giuseppe Cappochin, in una lettera inviata al ministro dei Beni e delle Attivita' culturali, Dario Franceschini, dopo aver effettuato un accesso agli atti da cui sono emerse le ragioni che hanno portato alla nomina dell'ingegner Paolo Iannelli a Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma: nomina finalizzata a coordinare tutti gli interventi di consolidamento e restauro dei beni culturali, nonche' la conservazione dell'integrita' storico ed artistica degli edifici tutelati. "Appare inconcepibile - si legge nella lettera - che un ministero, che dovrebbe tutelare e garantire messa in sicurezza, consolidamento e restauro di beni culturali affidi tali attivita' a ingegneri che non posseggono le adeguate competenze professionali che sono, invece, proprie della figura di architetto. E' noto, infatti, che relativamente agli immobili vincolati sussiste competenza esclusiva per gli architetti dal momento in cui si prevede, in base all'art. 52 del Rd 2537/1925, che le opere di edilizia civile che presentano carattere artistico ed il restauro e il ripristino degli edifici contemplati dalla legge 20 giugno 1909, numero 364, per l'antichita' e le belle arti, sono di spettanza della professione di Architetto, ma la parte tecnica puo' essere compiuta tanto dall'Architetto quanto dall'Ingegnere". Nella lettera, Cappochin ricorda che "avevano risposto per quella selezione 3 dirigenti architetti, 12 funzionari di cui 9 architetti, 2 storici dell'arte ed 1 ingegnere, nonche' 2 professionalita' esterne ma che dai verbali della Commissione risultano essere stati utilizzati una serie di criteri di valutazione definiti, ex post, tra cui quello che prevedeva che il candidato "debba aver maturato un esperienza centrata in particolare nel settore della gestione delle emergenze per il patrimonio culturale a seguito di calamita' culturali". Criterio questo definito ex post - sottolinea con forza il presidente degli architetti italiani - che sembra essere stato appositamente introdotto per la figura dell'ingegner Iannelli, l'unico a possederlo". Beffarda, infine, la decisione di non considerare la candidatura dei tre dirigenti architetti, motivandola sul presupposto che "l'incarico dirigenziale di Sovrintendente speciale avrebbe creato una carenza di organico nelle posizioni dirigenziali ad essi tuttora attribuite". Cappochin conferma comunque la sua disponibilita' ad affrontare in un incontro il tema sollevato, sottolineando tuttavia la necessita' del rigoroso rispetto delle prescrizioni di legge sulle competenze professionali degli architetti.
Terremoto, architetti a Franceschini: No a ingegnere sovrintendente
LaPresse
14 gennaio 2017
Valutare la possibilita' di un annullamento in autotutela della nomina del Sovrintendente Speciale aree Sisma Centro Italia - assegnato recentemente ad un ingegnere - e nominare, invece, per tale incarico un Dirigente o un Funzionario Architetto". Lo chiede il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Giuseppe Cappochin, in una lettera inviata al ministro dei Beni e delle Attivita' culturali, Dario Franceschini, dopo aver effettuato un accesso agli atti da cui sono emerse le ragioni che hanno portato alla nomina dell'ingegner Paolo Iannelli a Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma: nomina finalizzata a coordinare tutti gli interventi di consolidamento e restauro dei beni culturali, nonche' la conservazione dell'integrita' storico ed artistica degli edifici tutelati.
"Appare inconcepibile - si legge nella lettera - che un ministero, che dovrebbe tutelare e garantire messa in sicurezza, consolidamento e restauro di beni culturali affidi tali attivita' a ingegneri che non posseggono le adeguate competenze professionali che sono, invece, proprie della figura di architetto. E' noto, infatti, che relativamente agli immobili vincolati sussiste competenza esclusiva per gli architetti dal momento in cui si prevede, in base all'art. 52 del Rd 2537/1925, che le opere di edilizia civile che presentano carattere artistico ed il restauro e il ripristino degli edifici contemplati dalla legge 20 giugno 1909, numero 364, per l'antichita' e le belle arti, sono di spettanza della professione di Architetto, ma la parte tecnica puo' essere compiuta tanto dall'Architetto quanto dall'Ingegnere".
Nella lettera, Cappochin ricorda che "avevano risposto per quella selezione 3 dirigenti architetti, 12 funzionari di cui 9 architetti, 2 storici dell'arte ed 1 ingegnere, nonche' 2 professionalita' esterne ma che dai verbali della Commissione risultano essere stati utilizzati una serie di criteri di valutazione definiti, ex post, tra cui quello che prevedeva che il candidato "debba aver maturato un esperienza centrata in particolare nel settore della gestione delle emergenze per il patrimonio culturale a seguito di calamita' culturali".
Criterio questo definito ex post - sottolinea con forza il presidente degli architetti italiani - che sembra essere stato appositamente introdotto per la figura dell'ingegner Iannelli, l'unico a possederlo". Beffarda, infine, la decisione di non considerare la candidatura dei tre dirigenti architetti, motivandola sul presupposto che "l'incarico dirigenziale di Sovrintendente speciale avrebbe creato una carenza di organico nelle posizioni dirigenziali ad essi tuttora attribuite". Cappochin conferma comunque la sua disponibilita' ad affrontare in un incontro il tema sollevato, sottolineando tuttavia la necessita' del rigoroso rispetto delle prescrizioni di legge sulle competenze professionali degli architetti.
Beni culturali, architetti: annullare nomina ingegnere a sovrintendente speciale
OMNIROMA
16 gennaio 2017
"Valutare la possibilità di un annullamento in autotutela della nomina del Sovrintendente Speciale aree Sisma Centro Italia - assegnato recentemente ad un ingegnere - e nominare, invece, per tale incarico un Dirigente o un Funzionario Architetto". Lo chiede, lo riferisce una nota, il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Giuseppe Cappochin, "in una lettera inviata al Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, dopo aver effettuato un accesso agli atti da cui sono emerse le ragioni che hanno portato alla nomina dell'ingegner Paolo Iannelli a Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma: nomina finalizzata a coordinare tutti gli interventi di consolidamento e restauro dei beni culturali, nonché la conservazione dell'integrità storico ed artistica degli edifici tutelati". "Appare inconcepibile - si legge nella lettera - che un Ministero, che dovrebbe tutelare e garantire messa in sicurezza, consolidamento e restauro di beni culturali affidi tali attività a ingegneri che non posseggono le adeguate competenze professionali che sono, invece, proprie della figura di architetto". "E' noto, infatti, che relativamente agli immobili vincolati sussiste competenza esclusiva per gli architetti dal momento in cui si prevede, in base all'art. 52 del Rd 2537/1925, che 'le opere di edilizia civile che presentano carattere artistico ed il restauro e il ripristino degli edifici contemplati dalla legge 20 giugno 1909, numero 364, per l'antichità e le belle arti, sono di spettanza della professione di Architetto, ma la parte tecnica può essere compiuta tanto dall'Architetto quanto dall'Ingegnere - aggiunge - Parte tecnica che risulta del tutto residuale poiché le ulteriori lavorazioni strutturali ed impiantistiche rientranti nell'edilizia civile propriamente intesa necessitano sempre e comunque della verifica professionale dell'architetto. A questo proposito va ricordata la sentenza del Consiglio di Stato 21/2014 che riconosce agli architetti la competenza esclusiva anche riguardo alla 'parte tecnica' degli immobili vincolati". Nella lettera, Cappochin ricorda che "avevano risposto per quella selezione 3 dirigenti architetti, 12 funzionari di cui 9 architetti, 2 storici dell'arte ed 1 ingegnere, nonché 2 professionalità esterne ma che dai verbali della Commissione risultano essere stati utilizzati una serie di criteri di valutazione definiti, ex post, tra cui quello che prevedeva che il candidato "debba aver maturato un esperienza centrata in particolare nel settore della gestione delle emergenze per il patrimonio culturale a seguito di calamità culturali". Criterio questo definito ex post - sottolinea con forza il presidente degli architetti italiani - che sembra essere stato appositamente introdotto per la figura dell'ingegner Iannelli, l'unico a possederlo. Beffarda, infine, la decisione di non considerare la candidatura dei tre dirigenti architetti, motivandola sul presupposto che l'incarico dirigenziale di Sovrintendente speciale avrebbe creato una carenza di organico nelle posizioni dirigenziali ad essi tuttora attribuite". Cappochin conferma comunque "la sua disponibilità ad affrontare in un incontro il tema sollevato, sottolineando tuttavia la necessità del rigoroso rispetto delle prescrizioni di legge sulle competenze professionali degli architetti".