Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
11 gennaio 2017
Giorgio Pogliotti
Il tema delle professioni, soprattutto per le peculiarità di quelle regolamentate, va escluso dall’ambito di applicazione del disegno di legge sul lavoro autonomo, e trattato nel contesto di una specifica riforma organica: è la richiesta avanzata da Confindustria, per voce del direttore dell’Area lavoro e welfare, Pierangelo Albini, nell’audizione di ieri in commissione lavoro alla Camera che sta esaminando il ddl con le misure per la tutela degli autonomi e la disciplina del lavoro agile.
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Il testo già approvato dal Senato, nelle intenzioni del presidente della commissione, Cesare Damiano, dovrebbe andare in Aula a Montecitorio intorno alla metà di febbraio, con alcune modifiche. «C’è una estrema disomogeneità nel lavoro autonomo tra i Cococo e il lavoro professionale di successo di alto profilo - sostiene Damiano -. Per i Cococo occorre valutare se è possibile riferirsi a standard salariali del Ccnl di riferimento per analoghe mansioni, come accadeva per il lavoro a progetto prima che venisse eliminato. C’è, inoltre, una contraddizione tra la delega che prevede gli ammortizzatori sociali per il lavoro autonomo e la Dis-Coll (l’indennità di disoccupazione per i collaboratori, ndr) che non è stata prorogata per il 2017». (...)
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