Il Sole 24Ore Edilizia e Territorio
10 gennaio 2017
Massimo Frontera
(...) Nel corso del lungo, delicato e spesso defatigante lavoro di scrittura dei testi (dal maggio 2015 all'ottobre 2016), molte delle aspettative che si erano andate caricando - a partire dall'agenda della semplificazione del ministro Madia - sono state via via deluse.
La questione tempo
La prima illusione era che la semplificazione dei regolamenti edilizi potesse essere attuata in tempi relativamente brevi. Ebbene, abbiamo capito che i tempi non solo non saranno brevi, ma non saranno neanche certi. La tempistica attuativa - che prevede infatti 180 giorni per il recepimento dell'intesa da parte delle Regioni e altri 180 giorni per l'adozione del regolamento da parte dei Comuni - rappresenta un arco di tempo notevole. Ma soprattutto non è un orizzonte temporale certo: le Regioni infatti possono interrompere o prorogare i tempi di recepimento, con proprio atto normativo. Ma la stessa cosa, di fatto, possono decidere di fare gli enti locali. L'aspetto preoccupante non è tanto nel ritardo più o meno grande nel recepire la norma, quanto nel fatto stesso che il regolamento venga effettivamente recepito. Non sono infatti previste né sanzioni né altre misure in grado di "motivare" l'ente locale ad agire, oppure l'ente sovraordinato a intervenire in caso di inadempienza del Comune. In altre parole, più della norma, conta la buona volontà dell'ente locale, come pure della Regione di riferimento. (...)