ediltecnico.it
27 dicembre 2016
(...) La protesta degli Architetti
Gli Architetti hanno scritto una lettera al Commissario Vasco Errani, in cui spiegano che non sono d’accordo con la scelta fatta sull’autoregolamentazione. Rifiutano il Protocollo firmato dal Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche e dal Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione.
Aggirati i principi della trasparenza
“È gravissimo che il Protocollo d’intesa per la definizione dei criteri generali e dei requisiti minimi di accesso per l’iscrizione nell’elenco speciale dei professionisti abilitati aggiri i principi della trasparenza, di matrice comunitaria ed italiana, omettendo ed eludendo criteri certi ed espliciti finalizzati a evitare l’accaparramento di clientela da parte di professionisti incaricati per attività di ricostruzione. Per questo motivo il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, che ha sempre fatto propri scopi e finalità del Decreto legge sulla ricostruzione, teso a risanare le zone dell’Italia Centrale colpite dal terremoto nel rispetto di criteri etici e di trasparenza delle procedure, non vi ha aderito”.
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Sisma, architetti contro Errani
nuovocorrierenazionale.it
28 dicembre 2016
Il presidente degli architetti contro il commissario straordinario per la ricostruzione: così si aggira la trasparenza. Nel mirino la possibilità per alcuni professionisti di accaparrarsi centinaia di incarichi come avvenuto per il terremoto dell'Aquila e in Emilia
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Terremoto. Cappochin (Pres.architetti) a Errani"non si faccia come a L'Aquila. Si eviti l'accaparramento degli incarichi"
tribunapoliticaweb.it
27 dicembre 2016
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Terremoto, architetti a Errani: “Evitare accaparramento di clientela”
improntalaquila.org
27 dicembre 2016
Giuseppe Cappochin, presidente degli architetti italiani in una lettera inviata al commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani, ha scritto: “E’ gravissimo che il protocollo d’intesa per la definizione dei criteri generali e dei requisiti minimi di accesso per l’iscrizione nell’elenco speciale dei professionisti abilitati, sottoscritto dal coordinatore della Rete delle professioni tecniche con il […]
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Terremoto, architetti a Errani: «Protocollo aggira la trasparenza e non evita accaparramenti di incarichi»
informazione.it
27 dicembre 2016
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Terremoto, Architetti: ‘grave non porre un tetto agli incarichi’
Il CNAPPC contro il Protocollo d’intesa tra Errani e RTP sui requisiti di accesso all'elenco speciale dei professionisti
edilportale.com
27 dicembre 2016
Alessandra Marra
Mancanza di trasparenza nel Protocollo d’intesa per la definizione dei requisiti d’accesso nell’elenco speciale dei professionisti abilitati, sottoscritto dal Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche (RTP) e il Commissario Straordinario per la ricostruzione, in cui non si pone neanche un tetto al numero degli incarichi per ciascun professionista. Questa la denuncia che Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti (CNAPPC) ha scritto in una lettera al Commissario Straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani in cui espone i motivi che hanno portato gli Architetti a non aderire al Protocollo.
Secondo Cappochin “è gravissimo che il Protocollo d’intesa per la definizione dei criteri generali e per l’iscrizione nell’elenco speciale dei professionisti abilitati (che sarà istituito a breve), sottoscritto da RTP e Vasco Errani, aggiri i principi delle trasparenza omettendo ed eludendo criteri certi ed espliciti finalizzati ad evitare l'accaparramento di clientela da parte di professionisti incaricati per attività di ricostruzione”. (...)
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Ricostruzione post terremoto, nessun tetto agli incarichi: gli Architetti contro
it.paperblog.com
27 dicembre 2016
Non c'è un tetto tetto alla cumulabilità degli incarichi che i progettisti possono assumere per la ricostruzione post terremoto nel Centro Italia: solo una forma di "autoregolamentazione" raccomandata ai professionisti e clausole vincolanti contenute nel contratto di appalto a tutela del committente. In concreto, solo una raccomandazione degli Ordini ai singoli professionisti iscritti affinché non acquisiscano un numero di incarichi non incompatibile con la capacità dello studio.
Così è stato deciso dal Protocollo d'intesa.
Il D.P.C.M. dell'8 luglio 2014 istituisce il Nucleo Tecnico Nazionale per il rilievo del danno e la valutazione di agibilità nell'emergenza post-sismica: il requisito base per l'iscrizione negli elenchi era aver seguito idonei percorsi formativi con verifica finale, concordati con il Dipartimento della protezione civile. Ma..
La protesta degli Architetti
Gli Architetti hanno scritto una lettera al Commissario Vasco Errani, in cui spiegano che non sono d'accordo con la scelta fatta sull'autoregolamentazione. Rifiutano il Protocollo firmato dal Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche e dal Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione. (...)
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Terremoto, architetti a Errani: fermare l’accaparramento degli incarichi
meteoweb.eu
27 dicembre 2016
Filomena Fotia
(...) Nella lettera si legge poi come nel protocollo ”non venga previsto il principio della obbligatorietà della qualifica professionale, aspetto imprescindibile per lo svolgimento di prestazioni in area sismica, né criteri che prevedono, a fronte dell’iscrizione all’elenco speciale, il possesso di apposita formazione professionale tenuto conto che le responsabilità legate al compito di decidere della agibilità e della ricostruzione, e dunque del normale uso, di un edificio potenzialmente soggetto a scosse sismiche nel breve periodo o che ha subito eventi sismici, sono collegate a ben specifiche competenze tecniche e professionali”. (...)
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Terremoto, architetti a Errani: fermare l’accaparramento degli incarichi
zazoom.it
27 dicembre 2016
”E’ gravissimo che il protocollo d’intesa per la definizione dei criteri generali e dei requisiti minimi di accesso per l’iscrizione nell’elenco speciale dei professionisti abilitati, sottoscritto dal coordinatore della Rete delle professioni tecniche con il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, aggiri i principi delle trasparenza, di matrice comunitaria ed italiana, omettendo ed eludendo criteri certi ed espliciti finalizzati ad evitare l’accaparramento di clientela da parte di professionisti incaricati per attività di ricostruzione”. Così Giuseppe Cappochin, presidente degli architetti italiani in una lettera inviata al commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani. “Per questo motivo -continua- il Consiglio Nazionale degli architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, che ha sempre fatto ...
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Terremoto, architetti a Errani: «Protocollo aggira la trasparenza e non evita accaparramenti di incarichi»
umbria24.it
27 dicembre 2016
Pubblichiamo la lettera inviata dal presidente nazionale degli Architetti italiani al Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani
di Giuseppe Cappochin
E’ gravissimo che il Protocollo d’intesa per la definizione dei criteri generali e dei requisiti minimi di accesso per l’iscrizione nell’elenco speciale dei professionisti abilitati – sottoscritto dal Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche con il Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione – aggiri i principi delle trasparenza, di matrice comunitaria ed italiana, omettendo ed eludendo criteri certi ed espliciti finalizzati ad evitare l’accaparramento di clientela da parte di professionisti incaricati per attività di ricostruzione. Per questo motivo il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori – che ha sempre fatto propri scopi e finalità del Decreto legge sulla ricostruzione, teso a risanare le zone dell’Italia Centrale colpite dal terremoto nel rispetto di criteri etici e di trasparenza delle procedure – non vi ha aderito.
(...)
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Sisma, gli architetti bocciano il Protocollo professionisti: “Aggira le norme sulla trasparenza”
casaeclima.com
23 dicembre 2016
È gravissimo che il Protocollo d’intesa per la definizione dei criteri generali e dei requisiti minimi di accesso per l’iscrizione nell’elenco speciale dei professionisti abilitati - sottoscritto dal Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche con il Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione - aggiri i principi delle trasparenza, di matrice comunitaria ed italiana, omettendo ed eludendo criteri certi ed espliciti finalizzati ad evitare l'accaparramento di clientela da parte di professionisti incaricati per attività di ricostruzione. Per questo motivo il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori - che ha sempre fatto propri scopi e finalità del Decreto legge sulla ricostruzione, teso a risanare le zone dell’Italia Centrale colpite dal terremoto nel rispetto di criteri etici e di trasparenza delle procedure - non vi ha aderito”. (...)
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Terremoto, protocollo professionisti. il Consiglio nazionale architetti non aderisce
rietinvetrina.it
23 dicembre 2016
(...) Nella lettera si legge poi come nel Protocollo “non venga previsto il principio della obbligatorietà della qualifica professionale, aspetto imprescindibile per lo svolgimento di prestazioni in area sismica, né criteri che prevedono, a fronte dell’iscrizione all’elenco speciale, il possesso di apposita formazione professionale” tenuto conto che “le responsabilità legate al compito di decidere della agibilità e della ricostruzione, e dunque del normale uso, di un edificio potenzialmente soggetto a scosse sismiche nel breve periodo o che ha subito eventi sismici, sono collegate a ben specifiche competenze tecniche e professionali”.
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Terremoto, Architetti a Errani: "Gravissimo che non eviti accaparramento degli incarichi ed aggiri i principi della trasparenza"
AGENPARL
27 dicembre 2016
"E' gravissimo che il Protocollo d'intesa per la definizione dei criteri generali e dei requisiti minimi di accesso per l'iscrizione nell'elenco speciale dei professionisti abilitati - sottoscritto dal Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche con il Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione - aggiri i principi delle trasparenza, di matrice comunitaria ed italiana, omettendo ed eludendo criteri certi ed espliciti finalizzati ad evitare l'accaparramento di clientela da parte di professionisti incaricati per attivita' di ricostruzione. Per questo motivo il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori - che ha sempre fatto propri scopi e finalita' del Decreto legge sulla ricostruzione, teso a risanare le zone dell'Italia Centrale colpite dal terremoto nel rispetto di criteri etici e di trasparenza delle procedure - non vi ha aderito".Cosi' Giuseppe Cappochin, Presidente degli architetti italiani in una lettera inviata al Commissario Straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani. "Sorprende, poi - continua - che venga di fatto ignorato quello che e' accaduto, ad esempio, all'Aquila in occasione del terremoto del 2009, dove, come riportato in questi giorni da un importante quotidiano nazionale, un solo ingegnere ha collezionato 428 incarichi da privati e sei professionisti ne hanno complessivamente acquisiti ben 1685, senza contare poi analoghe situazioni avvenute dopo il sisma dell'Emilia Romagna. Cosi' come e' stato ignorato quanto deciso - e sottoscritto - nel corso degli incontri tra il Commissario straordinario e la Rete delle Professioni Tecniche proprio in merito ai criteri finalizzati ad evitare la concentrazione degli incarichi professionali con la indicazione, peraltro, che tali criteri venissero recepiti dagli Ordini professionali come raccomandazione deontologica di comportamento dei professionisti stessi". Nella lettera si legge poi come nel Protocollo "non venga previsto il principio della obbligatorieta' della qualifica professionale, aspetto imprescindibile per lo svolgimento di prestazioni in area sismica, ne' criteri che prevedono, a fronte dell'iscrizione all'elenco speciale, il possesso di apposita formazione professionale" tenuto conto che "le responsabilita' legate al compito di decidere della agibilita' e della ricostruzione, e dunque del normale uso, di un edificio potenzialmente soggetto a scosse sismiche nel breve periodo o che ha subito eventi sismici, sono collegate a ben specifiche competenze tecniche e professionali". "Poiche' con il Protocollo si assumono precisi impegni nei confronti del sistema ordinistico e dei singoli iscritti ed a tutela dell'interesse pubblico connesso all'esercizio della professione - spiega Cappochin - il Consiglio Nazionale non ha ritenuto di effettuare una mera adesione ad un testo preconfezionato, per il quale non vi e' stato alcun confronto, e manifestamente in contrasto rispetto a irrinunciabili, quantomeno per gli architetti, principi fondamentali di trasparenza a tutela del divieto di accaparramento. "Appare infatti contrario ai criteri istitutivi di un Consiglio Nazionale, ente vigilato dal Ministero della Giustizia, aderire ad obblighi e prescrizioni specifiche non condivise o concordate e che impegnano direttamente una categoria, nel rispetto dei criteri di imparzialita', trasparenza e pubblicita' delle prestazioni professionali". La lettera si conclude con l'invito ad Errani per un confronto sui temi e sulle criticita' sollevate.
Terremoto: architetti a Errani, fermare accaparramento degli incarichi
Adnkronos/Labitalia
27 dicembre 2016
''E' gravissimo che il protocollo d'intesa per la definizione dei criteri generali e dei requisiti minimi di accesso per l'iscrizione nell'elenco speciale dei professionisti abilitati, sottoscritto dal coordinatore della Rete delle professioni tecniche con il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, aggiri i principi delle trasparenza, di matrice comunitaria ed italiana, omettendo ed eludendo criteri certi ed espliciti finalizzati ad evitare l'accaparramento di clientela da parte di professionisti incaricati per attività di ricostruzione". Così Giuseppe Cappochin, presidente degli architetti italiani in una lettera inviata al commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani.
"Per questo motivo -continua- il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, che ha sempre fatto propri scopi e finalità del decreto legge sulla ricostruzione, teso a risanare le zone dell'Italia Centrale colpite dal terremoto nel rispetto di criteri etici e di trasparenza delle procedure, non vi ha aderito''. ''Sorprende poi -continua- che venga di fatto ignorato quello che è accaduto, ad esempio, all'Aquila in occasione del terremoto del 2009, dove, come riportato in questi giorni da un importante quotidiano nazionale, un solo ingegnere ha collezionato 428 incarichi da privati e sei professionisti ne hanno complessivamente acquisiti ben 1685, senza contare poi analoghe situazioni avvenute dopo il sisma dell'Emilia Romagna".
"Così come -avverte Cappochin- è stato ignorato quanto deciso e sottoscritto, nel corso degli incontri tra il Commissario straordinario e la Rete delle professioni tecniche, proprio in merito ai criteri finalizzati ad evitare la concentrazione degli incarichi professionali con la indicazione, peraltro, che tali criteri venissero recepiti dagli ordini professionali come raccomandazione deontologica di comportamento dei professionisti stessi''.
Nella lettera si legge poi come nel protocollo ''non venga previsto il principio della obbligatorietà della qualifica professionale, aspetto imprescindibile per lo svolgimento di prestazioni in area sismica, né criteri che prevedono, a fronte dell'iscrizione all'elenco speciale, il possesso di apposita formazione professionale tenuto conto che le responsabilità legate al compito di decidere della agibilità e della ricostruzione, e dunque del normale uso, di un edificio potenzialmente soggetto a scosse sismiche nel breve periodo o che ha subito eventi sismici, sono collegate a ben specifiche competenze tecniche e professionali''.
''Poiché con il protocollo -spiega- si assumono precisi impegni nei confronti del sistema ordinistico e dei singoli iscritti ed a tutela dell'interesse pubblico connesso all'esercizio della professione il Consiglio Nazionale non ha ritenuto di effettuare una mera adesione ad un testo preconfezionato, per il quale non vi è stato alcun confronto, e manifestamente in contrasto rispetto a irrinunciabili, quantomeno per gli architetti, principi fondamentali di trasparenza a tutela del divieto di accaparramento".
''Appare infatti contrario -rimarca- ai criteri istitutivi di un Consiglio nazionale, ente vigilato dal Ministero della Giustizia, aderire ad obblighi e prescrizioni specifiche non condivise o concordate e che impegnano direttamente una categoria, nel rispetto dei criteri di imparzialità, trasparenza e pubblicità delle prestazioni professionali''.
La lettera si conclude con l'invito ad Errani per un confronto sui temi e sulle criticità sollevate.
Terremoto, architetti a Errani: Fermare accaparramento degli incarichi
LaPresse
27 dicembre 2016
- "E' gravissimo che il protocollo d'intesa per la definizione dei criteri generali e dei requisiti minimi di accesso per l'iscrizione nell'elenco speciale dei professionisti abilitati, sottoscritto dal coordinatore della Rete delle professioni tecniche con il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, aggiri i principi delle trasparenza, di matrice comunitaria ed italiana, omettendo ed eludendo criteri certi ed espliciti finalizzati ad evitare l'accaparramento di clientela da parte di professionisti incaricati per attività di ricostruzione". Così Giuseppe Cappochin, presidente degli architetti italiani in una lettera inviata al commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani.
"Per questo motivo -continua- il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, che ha sempre fatto propri scopi e finalità del decreto legge sulla ricostruzione, teso a risanare le zone dell'Italia Centrale colpite dal terremoto nel rispetto di criteri etici e di trasparenza delle procedure, non vi ha aderito". "Sorprende poi -continua- che venga di fatto ignorato quello che è accaduto, ad esempio, all'Aquila in occasione del terremoto del 2009, dove, come riportato in questi giorni da un importante quotidiano nazionale, un solo ingegnere ha collezionato 428 incarichi da privati e sei professionisti ne hanno complessivamente acquisiti ben 1685, senza contare poi analoghe situazioni avvenute dopo il sisma dell'Emilia Romagna".
"Così come -avverte Cappocchin- è stato ignorato quanto deciso e sottoscritto, nel corso degli incontri tra il Commissario straordinario e la Rete delle professioni tecniche, proprio in merito ai criteri finalizzati ad evitare la concentrazione degli incarichi professionali con la indicazione, peraltro, che tali criteri venissero recepiti dagli ordini professionali come raccomandazione deontologica di comportamento dei professionisti stessi''. Nella lettera si legge poi come nel protocollo ''non venga previsto il principio della obbligatorietà della qualifica professionale, aspetto imprescindibile per lo svolgimento di prestazioni in area sismica, né criteri che prevedono, a fronte dell'iscrizione all'elenco speciale, il possesso di apposita formazione professionale tenuto conto che le responsabilità legate al compito di decidere della agibilità e della ricostruzione, e dunque del normale uso, di un edificio potenzialmente soggetto a scosse sismiche nel breve periodo o che ha subito eventi sismici, sono collegate a ben specifiche competenze tecniche e professionali".
Poiché con il protocollo -spiega- si assumono precisi impegni nei confronti del sistema ordinistico e dei singoli iscritti ed a tutela dell'interesse pubblico connesso all'esercizio della professione il Consiglio Nazionale non ha ritenuto di effettuare una mera adesione ad un testo preconfezionato, per il quale non vi è stato alcun confronto, e manifestamente in contrasto rispetto a irrinunciabili, quantomeno per gli architetti, principi fondamentali di trasparenza a tutela del divieto di accaparramento".
"Appare infatti contrario -rimarca- ai criteri istitutivi di un Consiglio nazionale, ente vigilato dal Ministero della Giustizia, aderire ad obblighi e prescrizioni specifiche non condivise o concordate e che impegnano direttamente una categoria, nel rispetto dei criteri di imparzialità, trasparenza e pubblicità delle prestazioni professionali". La lettera si conclude con l'invito ad Errani per un confronto sui temi e sulle criticità sollevate.